La Lazio arrivata ad Auronzo per il ritiro estivo

AURONZO. La star è Olimpia. Per il bambini di Auronzo e i piccoli tifosi saliti in montagna dalla capitale, la Lazio arriva buona seconda, dopo la splendida aquila reale americana, che era in Cadore già da qualche ora. Dodici chili di elegantissimo rapace, con un'apertura alare di due metri e mezzo e una fedeltà assoluta al suo falconiere, Juan Bernabè.
Quando all'arrivo della squadra, giunta in pullman dall'aeroporto Marco Polo di Venezia, Olimpia è uscita dalla porta principale dell'albergo Auronzo, i giocatori hanno potuto sfilare abbastanza tranquilli, perché tutte le attenzioni sono state per lei.
Mezzogiorno di fuoco. Era ormai qualche minuto che le prime avanguardie di tifosi stavano aspettando la squadra quando è apparso il pullman granturismo scortato da una lazialissima Fiat 500 targata Belluno con le Tre Cime serigrafate sul cofano e il logo della società più antica di Roma sulle portiere. Un'inversione a “u” e lo sbarco all'hotel.
Il primo a scendere non poteva che essere lo storico team manager Maurizio Manzini, poi il nuovo mister, Vladimir Petkovic, e via via i giocatori, con l'unica faccia nuova Ederson, in mezzo a tanti fedelissimi del Cadore: questo il quinto anno che i biancocelesti salgono quassù per il ritiro. Il presidente Claudio Lotito e il direttore sportivo Igli Tare sono rimasti nella canicola romana per completare alcune trattative e consegnare a Petkovic una squadra più competitiva per l'Europa League.
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