La festa de la Salera, tra Selle e Tiser

Domani torna la tradizione di bere il vino fatto scendere dalla grondaia

GOSALDO. Chi volesse provare l'ebbrezza (è proprio il caso di dirlo) di bere il vino fatto scendere attraverso una grondaia sui generis, ottenuta da un tronco di pino sottile, forato all’interno con una lunga trivella e tagliato a metà in senso longitudinale, si aggiri domani tra Selle e Tiser, due frazioni del comune di Gosaldo.

Qui, a partire dal primo pomeriggio, il comitato costituito ad hoc riproporrà, infatti, “La festa de la salèra”, nata nel lontano 1924.

«A quel tempo – ricorda Ivo Ren, cultore di storia locale - due coscritti, tali Santo Tonèla e Nàto dàla Val, coinvolsero altri conterranei nella costruzione di una “salèra” (la grondaia sui generis appunto, ndr). Una idea forse suggerita dalle molteplici “salère” che, agganciate tra loro, assicuravano approvvigionamento idrico dalle sorgenti alle fontane pubbliche di Selle e dei minuscoli abitati limitrofi”.

«Ad opera conclusa – continua Ren - l’allegra compagnia si diresse verso Tiser, per “darla a bere” agli abitanti della frazione che, secondo loro, si davano troppe arie, perché residenti in centro». Arrivati in piazza, assicurarono la salèra ad una terrazza per ottenere pendenza e incominciarono a versare del vino al suo interno per la gioia dei presenti che facevano a gara nel raccogliere quella bevanda tanto apprezzata, con bicchieri e persino con le mani a coppa, per brindare alla salute dei generosi offerenti. Fu un successo incredibile, macchiato però dalla misteriosa sparizione della salèra. Nel 1949 riproposero l’evento con un nuovo strumento ancora più lungo (ben 10 metri) e una coreografia di tutto rispetto, arricchita dalla presenza di un “mus” (asino) bardato a festa e relativo supporto per il trasporto della salèra: partenza da Selle con un piccolo rinfresco con specialità locali e l’immancabile bevuta finale a Tiser. Domani i “salerói magnamùs” (gli appellativi della gente di Selle) faranno rivivere la tradizione con lo stesso programma di allora: da Selle si raggiungerà Tiser dove sarà in corso la festa di San Rocco. Qui i Salerói “la daranno a bere” a tutti. (g.san.)

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