La corsia dei pedoni in via del Boscon è fatta

BELLUNO. Via del Boscon è più sicura. I lavori a cura degli operai del Comune, tra il capitello all’incrocio per Giamosa e la fermata dell’autobus della linea blu di Dolomiti bus sono stati ultimati. Stesa una massicciata di cemento dedicata ai pedoni, all’interno del guard rail e a ridosso della siepe di un’abitazione privata. Un’opera ultimata in breve tempo e con pochi soldi, come diceva qualche tempo fa l’assessore ai Lavori pubblici, Luca Salti. Spesa corrente, mica discussioni all’interno del nuovo bilancio. Un peccato mortale non aver provveduto prima, al di là dei permessi, perché su quello che è uno dei tratti urbani più pericolosi (parola del sindaco Jacopo Massaro) ha perso la vita una studentessa di appena 13 anni della scuola media Ricci. Il ricordo di Martina Bonavera è sempre in quei fiori freschi come piantati sul paracarro, che quasi ogni giorno vengono cambiati da papà Francesco e da mamma Linda.
L’amministrazione comunale ha fatto quello che doveva, dopo anni di proteste del comitato dei cittadini di Salce e Giamosa, quello che manca è il lavoro dell’Anas. Via del Boscon è una zona di competenza dell’Anas, l’azienda nazionale delle strade. Che ha il compito di rimodellare il paracarro e provvedere alla segnaletica. Il limite di velocità è già stato ridotto da 70 a 50 chilometri orari e con questo accorgimento si spera di scoraggiare i velocisti che fino a poche ore fa potevano addirittura sfiorare i pedoni, in mancanza della corsia che è appena stata messa a punto. L’altro cartello rotondo già sistemato è il divieto di sorpasso e anche quello era indispensabile.
Manca ancora il passaggio pedonale, che è localizzato solo qualche metro più avanti e, in questo momento, è confuso e sbiadito. Ci sono diverse zebre sovrapposte e scolorite, con il risultato che quasi non si vedono. E comunque adesso andrebbero anticipate di qualche metro, in coincidenza con la fine del guard rail.
La battaglia per la sicurezza di Giancarlo Fant, Renato Candeago e degli altri componenti del comitato di cittadini, alla fine, ha avuto successo, anche se in tempi lunghissimi, che purtroppo non hanno risparmiato feriti e addirittura vite. I due avrebbero chiesto un incontro al sindaco, che però non sarebbe stato ancora messo ufficialmente in calendario e uno degli argomenti all’ordine del giorno sarà senz’altro questo. Peraltro c’era stata qualche protesta particolarmente accorata anche nel corso dell’inverno per le condizioni dei marciapiedi ricoperti di ghiaccio, nel corso di quella nevicata di febbraio, che dev’essere terminata negli annali del centro metereologico di Arabba.(g.s.)
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