La Cmf tende la mano al comune

Bilancio in rosso. Vigne: «Con i servizi associati può risparmiare»
Il comune di Feltre ha i conti in rosso, preoccupa il bilancio 2011
Il comune di Feltre ha i conti in rosso, preoccupa il bilancio 2011
 FELTRE.
Tagli alle spese, rinvio dei pagamenti, prestiti dalle banche, fondo di riserva compromesso. Il comune non è mai stato così povero. E al bilancio 2011, che nasce in questi giorni, manca almeno un milione. Così torna d'attualità la soluzione suggerita dal presidente della Cmf Ennio Vigne.  «Feltre è rientrata nella comunità montana, ma continua a non aderire ai servizi associati», attacca Vigne. «E' una scelta che non mi spiego. Il comune risparmierebbe sulle spese e la Cmf avrebbe margini di manovra più ampi. Insomma, ci sarebbero benefici per tutti. Fra l'altro questa della collaborazione è l'unica direzione verso la quale possiamo andare, perché i trasferimenti continueranno a ridursi».  Da anni la comunità montana mette a disposizione dei comuni del feltrino una struttura in grado di garantire il funzionamento di diversi settori strategici: commercio, appalti, raccolta dei rifiuti, gestione del personale e degli sportelli Enel e catasto, servizi demografici e tributi. Una rete che consente, soprattutto ai piccoli comuni, di risparmiare sui costi vivi e sugli stipendi. E che nel tempo si è rivelata talmente importante da convincere la stessa Cmf a costituire la Feltrina servizi, una srl che dovrebbe svolgere le stesse funzioni nel caso in cui la comunità montana - come sembra probabile - sarà cancellata.  Di questa rete il comune di Feltre non ha mai fatto parte, soprattutto perché in grado di fare da solo, con la sua struttura. Solo che il blocco delle assunzioni e le ristrettezze di bilancio potrebbero rimettere in gioco questa posizione. A spingere in questo senso è soprattutto la Lega, che anche a luglio in consiglio aveva votato a favore dell'adesione al servizio di adeguamento informatico degli uffici. Adesione che però era saltata per l'astensione del Pdl e di Noifeltre, e per il voto contrario del centrosinistra.  Oggi in municipio qualcuno sta ripensando a questa possibilità. «Abbiamo fatto tagli pesanti per risparmiare e altri saranno necessari nel 2011», ha detto l'assessore comunale al bilancio Bertoldin. Eppure non basta. Il comune ha rimandato i pagamenti delle imprese, ha utilizzato parte del fondo di riserva, si è fatto anticipare soldi dalle banche e chiude l'anno con un rosso di 135 mila euro, per giunta considerando alla voce entrate tutti gli incassi da concessioni dei prossimi tre anni. Una situazione allarmante e che rischia di esplodere con il bilancio 2011. Per far quadrare i conti i sacrifici potrebbero non bastare.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi