La Cittadella della salute aprirà a metà dicembre

LONGARONE. Slitta l'apertura della “Cittadella della salute” e cambia l'organizzazione dei medici di base. Novità importanti per la sanità longaronese.
Si cominica dai ritardi procedurali per l’apertura della “Cittadella della salute” in piazza 9 Ottobre, la tanto attesa struttura che accorperà in un solo polo il distretto medico, gli ambulatori Utap e alcuni specialisti sanitari. Un’operazione che andrà a risolvere in maniera definitiva il problema dell'inadeguatezza dell'attuale sede Utap in via Roma, che ha spazi troppo ristretti per il flusso dei pazienti.
L'amministrazione comunale ha preferito far slittare la data di apertura della struttura di circa un mese, con l'inaugurazione prevista verso la metà di dicembre. Questo è dovuto al leggero allungamento dei tempi necessari per sbrigare le ultime pratiche burocratiche e per rifinire gli ultimi lavori di manutenzione, in modo da aprire una struttura che sia subito funzionale in tutte le sue parti.
«Ad oggi», spiega il sindaco Padrin, «la struttura è pronta e i locali ci sono stati consegnati. Abbiamo deciso di aspettare ancora qualche settimana perché vorremmo aprire l’ambulatorio una volta sistemati gli arredi ed effettuati gli allacciamenti. L’obiettivo è aprire la Cittadella una settimana prima di Natale».
Grossi cambiamenti, invece, per quel che riguarda l'organizzazione dei medici di base dell'Utap, visto il futuro pensionamento del dottor Luciano Spaggiari, previsto a metà dicembre, che ha in carico un migliaio di pazienti.
A due anni di distanza, si ripropone così il problema venuto a galla con la partenza del dottor Gianpiero Andrisani, che aveva in carico l'ambulatorio di Castellavazzo. Dato l’elevato numero di pazienti, l’Usl sarà chiamata a nominare un nuovo medico di base; l’azienda sanitaria ha già avviato un apposito bando di concorso per una zona che ora è considerata carente. «Spaggiari andrà in pensione il 12 dicembre», sottolinea il sindaco, «fino ad allora il servizio si svolgerà regolarmente, poi attenderemo di sapere dall’Usl il nome del sostituto».
Nel frattempo, i restanti tre medici in servizio nell'Utap di Longarone (ovvero Ali Chreyha, Giuseppe Barillà e Paola Callegari) si dovranno spartire temporaneamente i pazienti e garantire il presidio medico a Ospitale di Cadore, ambulatorio che era in carico a Spaggiari, che si occupava anche di Castellavazzo insieme a Barillà, proprio dopo la partenza di Andrisani.
Cambio in vista anche per la pediatra Ida Fraccon, che tra poche settimane si trasferirà fuori provincia, lasciando temporaneamente scoperto un servizio che ha già avuto periodi di vacanza. Nei prossimi mesi, con le nuove nomine dei medici e la creazione del polo sanitario in centro a Longarone, la situazione dovrebbe finalmente stabilizzarsi.
Enrico De Col
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