La Cassa rurale cambia e diventa CortinaBanca

Dal primo gennaio la Cassa rurale ed artigiana di Cortina d’Ampezzo e delle Dolomiti cambia nome in CortinaBanca.
«Cambia il nome ma non la sostanza», sottolinea il presidente dell’istituto bancario Alberto Lancedelli, «la nostra banca opera sul territorio dal più di un secolo, contribuendo allo sviluppo economico e sociale delle comunità in cui è presente, divenendone il principale punto di riferimento. È l’unica banca con sede direzionale nella provincia di Belluno e conta 9 sportelli operativi, che coprono tutta l’area dell’Alto Bellunese, fino a Belluno, l’Alpago e Ponte nelle Alpi. La formula cooperativa impostata sulla mutualità fra soci, la stretta connessione tra la Banca, le comunità e le economie locali, l’attenzione ed il rispetto della persona sono i principi a cui si ispira il nostro modo di fare banca. Principi che risultano vincenti soprattutto oggi, in un contesto economico e sociale completamente mutato, sempre più complesso, dove è necessario riscoprire nuovamente i valori della responsabilità sociale dell’impresa, in particolar modo quella bancaria. Principi che restano immutati».
Fondata nel luglio 1894, appartiene al movimento del credito cooperativo, e dallo scorso gennaio è entrata far parte del gruppo Cassa centrale banca di Trento; vanta più di 120 anni di attività e più di 2.500 soci che a primavera hanno votato il cambio del nome.
«Il nome della nostra banca era messo a dura prova dalle grandi e continue trasformazioni del mondo della comunicazione», commenta il presidente Lancedelli, «sempre più segnata da un modo di comunicare semplice, veloce, molto sintetico, basato su nomi immediati, facili da identificare e ricordare. Per la nostra banca era quindi venuto il momento di una decisione strategica, chiara e forte; il momento di affidarsi ad un nome rinnovato e adeguato alle esigenze dei tempi. “Cassa rurale ed artigiana di Cortina d’Ampezzo e delle Dolomiti” continuerà ad essere parte della nostra storia, dei nostri valori, del nostro territorio, perché rinnovare il proprio nome non significa mettere da parte le proprie radici, ma rafforzarle e dare loro nuova energia. Un nome nuovo è una scelta di coraggio, di innovazione, di progresso, che darà più forza alla nostra identità e accompagnerà i nostri valori nel prossimo futuro».
Si è pertanto scelto un nome semplice e sintetico: CortinaBanca. Anche il logo è nuovo: un ciuffo di aghi di larice verde, già stampato sui vetri della sede di Cortina.
«Il larice rappresenta il nostro territorio», spiega Lancedelli, «ha radici profonde, è una pianta pioniera, è diffuso sulle Dolomiti come la nostra banca. Per il logo inizialmente pensavamo ad un bosco che rappresenta il territorio che cresce, sopravvive agli eventi, ma era troppo complesso da usare come marchio. Poi abbiamo pensato ad un ramo e siamo quindi giunti al ciuffo di aghi di larice. Il logo piace a chi lo ha visto in questi giorni. Ci rappresenta. Ora cambieremo anche il sito internet, e posizioneremo nome e logo sulle varie filiali».
«Cambia il nome», chiosa Lancedelli, «ma lo spirito della nostra banca resta immutato». —
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