La cabina Telecom che si trova a Polpet sarà smantellata

PONTE NELLE ALPI. Dal 3 maggio sparirà anche la cabina telefonica di Polpet.
Vittime del tempo e del rapido diffondersi della telefonia mobile, le cabine telefoniche sono ormai pezzi di arredo urbano in disuso.
Vecchie, vandalizzate, spesso senza porte e con i vetri scassati e imbrattati, utilizzate, talvolta, come orinatoi. Apparentemente prive di utilità.
Infatti, nell’epoca degli smartphone sempre in tasca, le cabine sono state abbandonate dai clienti e lasciate al degrado.
Inutile sistemarle, perché i telefonini e gli Internet Point, meta soprattutto degli stranieri, hanno contrassegnato la loro decadenza. L’Agcom salva gli impianti nei «punti di rilevanza sociale» (ospedali, carceri, scuole, stazioni).
Ora è rarissimo vedere la fila di persone davanti a una cabina con in mano la scheda telefonica (in vendita nei tabaccai). Altrettanto difficile, però, è trovarne una funzionante.
Era il 2010 quando Telecom Italia fu autorizzata da Agcom a smantellare le 130mila cabine telefoniche pubbliche presenti in Italia in virtù dell’applicazione di nuovi parametri con cui misurarne l’utilità pubblica secondo i quali un apparecchio su strada è a rischio dismissione se fa meno di tre chiamate al giorno.
L'unica cabina che «resiste» nel territorio di Ponte nelle Alpi è quella di Viale Dolomiti: posizionata davanti all'Ufficio postale, è molto utilizzata da extracomunitari e badanti. Mentre la cabina di Polpet, posizionata accanto al monumento dei caduti subirà la stessa sorte delle altre 30mila «consorelle» che, anno dopo anno, vengono rottamate: un volantino di Telecom Italia informa gli utenti che la cabina sarà smantellata il prossimo 3 maggio. (p.b.)
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