La Bausch+Lomb ha scelto la Rédélé

L’azienda americana che inventò il modello Ray Ban è tornata a investire nel mercato degli occhiali da sole e ha scelto la giovane azienda bellunese

BELLUNO. Bausch+Lomb torna all'occhiale. E lo fa scegliendo l’emergente aziende belllunese Rédélé. La famosa società americana, produttrice di lenti, lenti a contatto ed altri prodotti per la vista e gli occhi, nonché apparecchi elettromedicali per oftalmologi, ma universalmente nota soprattutto per aver inventato il modello Ray-Ban, ha scelto di tornare a proporre occhiali da sole. E lo ha fatto rivolgendosi alla giovane azienda fondata e diretta da Alessandro De Vecchi.

«Questa proposta è stata una sorpresa anche per noi», spiega De Vecchi, «quando ci siamo visti piombare in azienda l'amministratore delegato della Baush+Lomb Italia, Riccardo Carbucicchio, stentavo a crederci. La loro intenzione è quella di proporre un occhiale che sarà utilizzato soprattutto per alleviare il problema della fotosensibilità post-operatoria dopo un intervento di chirurgia refrattiva». Si tratta di operazioni, oggi effettuate soprattutto con il laser, usate per correggere, intervenendo sulla cornea o sul cristallino, i vizi refrattivi dovuti a un difetto di focalizzazione delle immagini sulla retina; in pratica la miopia, l'ipermetropia e l'astigmatismo.

Venduto il marchio Ray Ban alla Luxottica nel 1999 per 604 milioni di dollari (1.150 miliardi di lire dell'epoca), la Baush+Lomb ha concentrato la sua attività nel settore delle lenti a contatto, nel quale è uno dei maggiori player mondiali, specializzandosi poi proprio nella chirurgia refrattiva e nella medicina dell'occhio, con la produzione anche di apparecchiature utilizzate a questo scopo nelle strutture ospedaliere. Più un'azienda farmaceutica, insomma, che una produttrice di occhiali. Si calcola che solo in Italia siano almeno 70 mila le persone che ogni anno ricorrono a operazioni simili, centinaia di migliaia in Europa.

«L'amministratore di Baush+Lomb ha deciso di rilanciare il nome della sua azienda con un accessorio, l'occhiale, che sta alla base del loro successo. Perché la Baush+Lomb ha fatto la storia dell'occhiale in tutto il mondo soprattutto con il marchio Ray-Ban. Pensare che un colosso del genere, per riaffacciarsi oggi nel mercato dell'occhiale da sole, abbia pensato a noi, ci rende pieni di orgoglio».

Quando è partito il progetto?

«Abbiamo iniziato a sviluppare l'idea all'inizio di aprile».

Quando è prevista la prima fornitura?

«Per i primi di settembre. Per adesso si parte con l'Italia, ma poi il progetto dovrebbe svilupparsi in tutta Europa».

Il modello è vostro? Chi decide la creatività?

«Abbiamo proposto un nostro modello, con verniciatura gommata opaca e una particolare texture trasparente sulle aste, per mettere l'occhiale al riparo da ogni tentativo di contraffazione. La lente, poi, ha una particolare specchiatura per rendere più confortevole e piacevole l'utilizzo da parte del cliente che ha appena subito un intervento di chirurgia refrattiva, considerando che nella fase post-operatoria c'è una particolare fotosensibilità».

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