Iscritti in calo: a rischio la scuola materna di Quero

QUERO VAS. Alla scuola materna di Quero potrebbe saltare una classe. In vista del prossimo anno scolastico, la struttura di via Giovanni XXIII, di proprietà della parrocchia, potrebbe perdere una sezione a causa del progressivo calo degli iscritti. Per il momento, i bambini iscritti sono solamente 25 e di questo passo la “M. Vergerio Casamatta” potrebbe incorrere in problemi più seri. Per tamponare la “fuga” il Comune corre ai ripari, aumentando il contributo alla parrocchia per il servizio offerto. In questo modo potrà essere abbassata la retta annuale per i genitori dei bambini.
Di ciò si era già discusso in consiglio comunale, grazie all’interrogazione presentata dal consigliere di minoranza Mauro Miuzzi, che aveva espresso i propri dubbi sul futuro della struttura. Dal dibattito era emersa la necessità di riqualificare la materna.
Sulla situazione della struttura si sofferma Zanolla: «La scuola materna di Quero», spiega il sindaco, «non rischia la chiusura, ma nei prossimi anni devono essere fatti dei calcoli per la sua gestione, tenendo in considerazione anche i trend demografici. La struttura è privata, per la precisione della parrocchia, che ne amministra anche le spese. Come Comune paghiamo una piccola somma».
«L’istituto», prosegue Zanolla, «ha alle sue spalle una storia centenaria e presenta caratteristiche particolari rispetto alla scuola materna di Vas, che è pubblica: tra queste c’è la possibilità, per i genitori che scelgono di iscrivere qui i propri figli, di godere di una migliore accoglienza, visto che possono lasciare i bambini a partire dalle 7.30. La sera inoltre, abbiamo chiesto di prolungare l’orario fino alle 18.30 per chi ha impegni lavorativi e non ha la possibilità di venire a prendere i figli prima. Abbiamo concesso anche un contributo aggiuntivo per garantire questi ulteriori servizi, ma ciononostante è emerso questo problema: gli iscritti sono pochi, 25 circa, e dal prossimo anno rischia di saltare una sezione».
Il trend demografico impone una diversa soluzione rispetto al passato: «Considerando che le rette dell’asilo privato sono più alte rispetto a quello pubblico, ci sono famiglie che, considerando il difficile periodo economico nel quale viviamo, preferiscono rivolgersi a Vas. Per questo lancio un appello: chi ha la possibilità iscriva i propri figli a Quero invece che a Vas, valutando i servizi aggiuntivi citati. Per incentivare questa soluzione, abbiamo preso un accordo con la parrocchia: aumenteremo il contributo comunale, in modo che le rette da pagare siano più basse. Prossimamente organizzeremo un tavolo di lavoro per capire cosa fare nei prossimi anni, perché la parrocchia ha già un deficit importante: se il numero di iscritti dovesse calare ancora, la situazione diverrebbe drammatica per la sopravvivenza della struttura stessa».
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