Ipnotizzata la cassiera si fanno dare i contanti: due iraniani condannati

CORTINA

Ladri con l’ipnosi: condannati due iraniani. Un uomo e una donna, dallo sguardo particolarmente penetrante. Saeed Hamedani Garvandeh e Sonbol Heidari, hanno colpito in provincia in una gioielleria-antiquariato di Cortina e in un negozio di bricolage di Tai di Cadore il 19 dicembre di due anni fa. Da Antichità Mittelberger, in corso Italia, il bottino era stato addirittura di 23.800 euro, mentre da Defì Brico si era fermato a 1.270 euro.

Entrambi sono stati condannati in abbreviato dal giudice Feletto a due anni e altrettanti mesi più 800 euro di multa. Un paio di aggravanti sono state escluse, ma la pena è stata in ogni caso superiore a quella prospettata dal pubblico ministero Rossi, che aveva ritenuto la donna meritevole di una condanna a due anni e mille euro di multa e l’uomo a un anno e sei mesi e 800 euro. Il ruolo di Sonbol Heidari era stato molto più importante nella consumazione dei due furti. I loro difensori Brancaccio ed Esposito del foro di Torre Annunziata puntavano all’assoluzione, anche per insufficienza di prove e avevano scelto il rito alternativo, per spuntare almeno uno sconto.

Il caso era scoppiato tempo fa, ma era emerso soltanto il furto nel negozio di fai da te. Secondo una prima ricostruzione, un uomo e una donna erano entrati in un negozio di bricolage, fingendosi clienti. Erano riusciti a mettere sotto ipnosi la cassiera che, senza rendersene conto, aveva consegnato ai malviventi tutti i soldi. I due erano poi usciti dal negozio come se nulla fosse, dileguandosi con il bottino. Un altro cliente aveva assistito incredulo alla scena e aveva denunciato tutto ai carabinieri.

La donna aveva iniziato a parlare in inglese alla cassiera, confessandole di essere una collezionista di banconote da 50 euro con un certo numero di serie. Intanto, l’uomo la confondeva, facendo la spola tra gli scaffali e la casa, portando vari oggetti con sé e chiedendo informazioni. Una volta messa in difficoltà la cassiera, la donna l’ha fissata intensamente e a lungo negli occhi, concludendo il processo di ipnosi. —

G.S.

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