Indagini dei carabinieri sul furto di Villa Rudio

BELLUNO. Svaligiata Villa Rudio. Il giorno dopo diventano più chiari i contorni del furto in casa da 15 mila euro di venerdì, a Cusighe. Periferia cittadina, prima della zona industriale della...
Di Gigi Sosso

BELLUNO. Svaligiata Villa Rudio. Il giorno dopo diventano più chiari i contorni del furto in casa da 15 mila euro di venerdì, a Cusighe. Periferia cittadina, prima della zona industriale della Veneggia. Presa di mira l’antica è prestigiosa abitazione in cima a via Dassi, verso Sala. Il civico è il 150 e ad abitarla sono Livio De Prà, il preside prima dell’istituto Fontana e poi del Leonardo Da Vinci, oltre che presidente del Ghiaccio club Lambioi, la moglie e allenatrice di pattinaggio artistico Ivana Cordella e la giovane figlia. La struttura ospita anche la sede de L’Arca, la Libera associazione ricerca, cultura e arte e fino a qualche tempo fa funzionava anche come bed and breakfast al piano rialzato, prima che partisse una ristrutturazione e scattasse la chiusura temporanea. C’è ancora la piccola fattoria e se solo i cavalli potessero raccontare qualcosa.

Nessuno si è accorto di nulla: i vicini non sono in grado di dire cosa sia successo e quando di preciso. Sicuramente il furto è avvenuto nel lasso di tempo tra le 8.30 e le 17.30, quando De Prà è rientrato a casa, dopo una giornata di lavoro. Grandi il suo stupore e la sua amarezza, quando ha scoperto che i ladri avevano portato via soldi per 3 mila 500 euro e monili di valore sia effettivo che affettivo per un ammontare di 12 mila. Non ci sarebbero testimonianze utili, ma nemmeno segni di scasso, sulla porta d’ingresso. I ladri sono entrati, proprio come se fossero a casa loro. Ma potrebbero anche essere quelli che, alla fine di un soggiorno, non avevano riconsegnato la chiave della stanza e questo potrebbe essere un indizio molto importante. Quando è cominciata la ristrutturazione del bed and breakfast, ci si è accorti che una chiave mancava all’appello e non si può escludere che sia stata utilizzata, per entrare nell’abitazione, ben sapendo quello che ci sarebbe stato all’interno. Sono andati a colpo sicuro, con l’un ica incognita del quantitativo preciso di contanti e monili in argento e oro da arraffare.

I carabinieri della Compagnia di Belluno stanno indagando sull’accaduto, nel frattempo ieri non si parlava d’altro a Cusighe e dintorni. Oltre tutto, la frazione ai piedi del monte Serva sarebbe particolarmente interessata da furti nelle abitazioni e più di qualcuno si lamenta del fatto di vivere in condizioni di sicurezza precaria, invocando maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine. Fra l’altro, il colpo è avvenuto in pieno giorno, quando in casa non c’era nessuno e così allarme e insicurezza sono sempre più diffusi, tra gli abitanti di Cusighe e Sala.

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