Incolpano l’azienda, ora rischiano il processo per aver detto il falso

LONGARONE. Uno schizzo nell’occhio. Alluminio fuso uscito da un forno della Metalba di Longarone. Ma mentre i due responsabili della sicurezza Paolo Gabriele Gasparotto e Andrea Bresolin sono stati assolti dal giudice Domenico Riposati, il lavoratore infortunato Placido Rossa e un collega rischiano a loro volta un processo, per falsa testimonianza: gli atti sono stati rimessi al pubblico ministero Gianluca Tricoli, che già aveva chiesto l’assoluzione. Così come l’avvocato difensore, il vicentino Novelio Furin, che aveva presentato una quindicina di pagine di dettagliata memoria difensiva.
Hanno pesato, intanto, le due versioni contrastanti dell’infortunato, sul luogo in cui si trovava quando è stato colpito da questo improvviso getto, durante il turno di lavoro del 22 dicembre 2010. Nelle sommarie informazioni allo Spisal, aveva dichiarato di trovarsi vicino alle barre di alluminio. Quel giorno, si era messo d’accordo con un collega, affinché questo caricasse il forno, mentre lui avrebbe dovuto tirare fuori dal pozzo di colata quelle che in una parola più tecnica si chiamano billette. Era a otto metri dalla bocca del forno e questo è stato confermato anche dall’altro operaio. È qui che avvertì un forte dolore all’occhio destro, dopo essere stato raggiunto dalle gocce di alluminio. In aula, invece, aveva dichiarato di essersi trovato in una zona più lontana dalle barre.
E poi c’è la consulenza tecnica della difesa, firmata dall’ingegner Marco Zanchin, che ha dimostrato come la dinamica dell’incidente non poteva essere quella illustrata dall’operaio: non torna l’angolo di fuoriuscita dello schizzo e nemmeno la distanza alla quale può essere arrivato lo schizzo e qui il discorso diventa molto tecnico. Secondo la difesa, il lavoratore si trovava molto vicino all’ingresso del forno, nella zona rossa, verosimilmente senza indossare i dispositivi di sicurezza: l’elmetto con visiera e gli occhiali protettivi. Forse ha buttato qualcosa nel forno aperto per disattenzione e questo ha prodotto lo schizzo, che l’ha colpito a un occhio. Assoluzione per entrambi gli imputati e ipotesi di falsa testimonianza per i lavoratori.
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