In visita alla “Vena d’oro” «Un gioiello da valorizzare»

Parte venerdì in via sperimentale l’iniziativa voluta dal Comune di Ponte nelle Alpi  Si tratta di un’area di gran pregio storico e ambientale, ma poco conosciuta al grande pubblico 

Il progetto



Un’area da valorizzare. Sono aperte le iscrizioni per le visite guidate al sito naturalistico della Vena d’Oro. Si tratta di una proposta del Comune di Ponte nelle Alpi, con la collaborazione di Nuovi Orizzonti e Unione Montana Bellunese e dello sponsor Elisa Collazuol. Obiettivo: valorizzare un’area dai grandi pregi storici e ambientali, ma poco conosciuta al grande pubblico.

Si tratta di una proposta gratuita che partirà in via sperimentale venerdì alle 9, per poi proporre un calendario che andrà avanti per tutta l’estate. Ci sarà la possibilità di visitare gli ampi spazi verdi con diverse coltivazioni, giardino e specchi d’acqua.

Dopo il turno sperimentale di venerdì, le giornate successive saranno organizzate a seconda delle richieste delle persone interessate e disponibilità dei volontari che fungono da ciceroni; tra questi anche gli stessi amministratori che si sono messi a disposizione.



Le prime notizie del complesso risalgono al 1400, ma è nel 1800 che ha raggiunto il suo massimo splendore con l’inaugurazione ufficiale nel 1869 del centro idroterapico con annesso albergo: da quel momento l’area divenne un’attrazione per nobili da tutta Europa, grazie alle sue caratteristiche. Nel Novecento, dopo un periodo di declino, è stata trasformata in colonia estiva per dipendenti e famiglie di Sade ed Enel.



Nel 2011 l’area è stata affidata alla comunità Nuovi Orizzonti che sta utilizzando gli spazi per un progetto di ambito sociale e solidale. «Si tratta di un piccolo gioiello da valorizzare», spiegano dall’amministrazione comunale, «per questo abbiamo proposto l’idea delle visite guidate. Vogliamo far conoscere meglio ai pontalpini, ma anche a tutti gli interessati, un luogo che unisce varie peculiarità, prima di tutte quelle naturalistiche, con il laghetto, il giardino e le due sorgenti d’acqua, una delle quali risale ai tempi dei romani, che danno nome al luogo; presenti anche alberi significativi che si estendono nell’ampia superficie di circa sei ettari.



L’area è sempre stata riconosciuta di pregio anche dal Fai, che l’ha nuovamente inserita nella lista nazionale dei luoghi del cuore: «Con queste visite possiamo anche promuovere meglio l’iniziativa del Fai», aggiungono dal Comne. Le votazioni de “I Luoghi del Cuore 2020” dei Fai è ancora aperta sull’apposito sito web. Le località con le maggiori preferenze avranno la possibilità di accedere a speciali fondi e iniziative volte alla loro valorizzazione.



Sarà proposta la giornate del sabato con orari che andranno dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17, ma gli organizzatori non escludono eventuali ampliamenti nel caso di forte interesse. Per ragioni sanitarie è necessaria la prenotazione al numero 328 1003611. L’ingresso per il ritrovo è sul piazzale di via Cernidor vicino alla macelleria Boito con accesso veloce da una via laterale alla strada che va dal ponte di Santa Caterina verso Levego e Sagrogna. —



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