In un video amatoriale le drammatiche sequenze del volo e dell’impatto

Gli ultimi, drammatici, istanti di vita di Vasco Zaina sono stati immortalati in un video amatoriale. Il filmato, di pochi secondi e realizzato a terra, con un telefonino cellulare, da un paracadutista americano che si trovava all’aeroporto “Arturo Dell’Oro” di Belluno, è stato consegnato agli inquirenti dal presidente dell’associazione paracadutisti cittadina, Corrado Marchet. Materiale (sequestrato) ritenuto di fondamentale importanza dal procuratore Francesco Saverio Pavone, che proprio sulla base delle informazioni fornite dalle riprese ha disposto «l’autopsia sul corpo di Vasco Zaina, che sarà effettuata nella mattinata di sabato, a Belluno».
Una procedura (che non ha ancora reso possibile stabilire la data dei funerali) praticamente obbligata, considerando che l’ipotesi di un malore accusato dal 48enne di Porcia durante il lancio è ancora ritenuta plausibile dagli inquirenti. «Non ci sono al momento certezze sulle cause che possono aver provocato l’incidente», prosegue il magistrato, «se non quella che la preparazione al lancio si è svolta regolarmente. Nessun problema sull’areo, tutto ok anche al momento del lancio, da circa mille metri, con Zaina che ha saltato per secondo o terzo. Entrambi i paracadute, quello principale e quello di emergenza, sono stati comunque sequestrati e devono ancora essere esaminati. Ma c’è una stranezza, questa si, che emerge da un primo esame del video amatoriale: la caduta dello Zaina è avvenuta in avvitamento e sembra che la reazione dello stesso non sia stata repentina e decisa come ci si aspetterebbe da un paracadutista della sua esperienza. Anche se era riuscito comunque a liberarsi del paracadute principale».
In realtà un primo, ufficioso, esame effettuato sul posto da alcuni esperti ha confermato che l’apertura del paracadute di emergenza (risultato regolarmente omologato) sia stata effettuata manualmente dallo Zaina, senza cioè che si attivasse l’apertura automatica di sicurezza. Solo il referto del medico legale, in ogni caso, potrà stabilire se la morte di Vasco Zaina sia avvenuta esclusivamente per i traumi conseguenti al tremendo impatto con il suolo o se il paracadutista sia stato colpito da malore, «anche lieve», precisa il procuratore Pavone, «ma ugualmente sufficiente a condizionare una corretta procedura di volo».
La Procura incaricherà nelle prossime ore anche un esperto al fine di accertare eventuali guasti all’attrezzatura. (ma.ce.)
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