In provincia raccolti sabato ben 2.603 medicinali
BELLUNO. Ammontano a 2.603 i farmaci raccolti nella giornata di sabato per l’iniziativa del Banco Farmaceutico. Iniziativa che ha lo scopo di aiutare le associazioni che si occupano delle persone disagiate e bisognose.
Un aumento rispetto alla passata edizione, come evidenzia la referente del Banco a livello provinciale, Sabina De Fanti. «Nel 2016 avevamo raccolto 2.376 medicinali, ma a partecipare erano 28 farmacie. Quest’anno dobbiamo fare i conti anche con una farmacia in più e con circa 200 farmaci in più. Quindi non possiamo che essere molto soddisfatti di questo risultato», precisa De Fanti che aggiunge: «Ancora una volta la generosità dei bellunesi è stata grande e si è distinta anche in questa occasione».
Soddisfatta anche la farmacia “new entry”. «Per la prima volta», afferma la titolare della farmacia Tiziano di Pieve di Cadore, «sabato scorso abbiamo aderito all’iniziativa del Banco Farmaceutico. Devo dire che pur avendo esposto solo un cartello, abbiamo avuto un riscontro inaspettato: sono stati 107 i clienti che hanno aderito, consegnando una o più confezioni di medicinali. Tra queste ci sono stati molte medicine per combattere l’influenza, degli antidolorifici e altri prodotti da banco. Sono rimasta sorpresa positivamente e se sarà ripetuta aderiremo».
La crisi economica che sta ancora battendo in provincia, non ha spento o affievolito la spinta umanitaria dei bellunesi. Che ancora una volta hanno voluto dare una mano alle persone che sono in difficoltà e quelle meno fortunate che ogni giorno devono fare i conti con mancanza di lavoro, bollette da pagare. Come dicono, infatti, anche tutte le indagini a livello nazionale, la crisi ha portato a ridurre pure le cure sanitarie oltre che le indagini mediche e altre cure.
Chi ha dei redditi molto bassi, o perché ha perduto l’impiego o perché si tratta di persone anziane con una pensione minima, deve fare delle scelte. E dovendo scegliere magari tra l’acquisto dei libri per la scuola dei figli e una visita medica, preferisce la prima.
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