In piscina tutti pronti per ogni emergenza

SANTA GIUSTINA. Il caso del natante che ha rischiato di morire a bordo vasca per un'aritmia maligna e che è stato tratto in salvo grazie alla tempestività dei soccorsi, a partire da quelli interni alla piscina, ha creato un precedente importante. Perchè il presidente di Ondablu, Angelo Marchet, ha fatto convergere tutti i contributi specialistici nella problematica della gestione dell'emergenza durante l'attività negli impianti sportivi di sua competenza. Così adesso, entro giugno, si completa il percorso per l'abilitazione all'uso del defibrillatore semiautomatico, coinvolgendo ed estendendo la formazione a 22 partecipanti, dagli istruttori, agli assistenti di vasca a tutti i dipendenti. Il corso è tenuto dal cardiologo feltrino Mauro Fantinel, di comprovata esperienza nel settore dell'aritmologia, che è il medico referente anche per la formazione dei dipendenti Usl di ospedale e territorio. La società Ondablu, inoltre, ha già predisposto il protocollo per gli eventuali interventi di emergenza dotandosi di due defibrillatori, l'uno a Pedavena e l'altro a Santa Giustina, e disponendo di quattordici operatori con abilitazione presenti, a turno, durante l'attività.
«“Abbiamo voluto investire sulla sicurezza sia di chi lavora nelle piscine che degli utenti, partendo dal presupposto che la formazione nella gestione delle emergenze sia un passaggio fondamentale», spiega il presidente Angelo Marchet. «Si sono messi inoltre in campo due referenti consegnatari che ogni quindici giorni fanno verifiche e prove delle attrezzature in dotazione e monitorano le competenze dei colleghi abilitati all'uso del defibrillatore e formati alle manovre di rianimazione cardiopolmonare».
Sempre nel settore della formazione, infine, la società sta programmando varie iniziative, come l'organizzazione di un seminario di studio, per aggiornare e valorizzare le risorse umane impegnate nell'attività didattica, nella sicurezza e nelle attività natatorie. Agli incontri formativi saranno invitati specialisti ospedalieri che operano nell'ambito della medicina d'urgenza o della prevenzione e diagnosi di malattie, come quelle cardiache, spesso asintomatiche.
E intanto anche i più giovani sono chiamati a rapporto e resi consapevoli dell'importanza di poter salvare una vita umana. È appena terminato il corso di primo soccorso per gli atleti di perfezionamento natatorio, nel target fra i 14 e i 16 anni, in collaborazione con l'associazione VolA Valbelluna e la sezione salvamento della provincia di Belluno, diretta dal maestro Iliano De Vettor. La partecipazione è stata significativa, registrando infatti l'adesione di oltre trenta giovani pronti a gestire l'emergenza e preparati a ogni evenienza. (l.m.)
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