In due davanti al giudice per il canile-lager di Mel

Uno dei cani del canile-lager
Uno dei cani del canile-lager
 
MEL.
Quando gli agenti del Corpo forestale entrò nell'allevamento di cani, denominato "Eremo dello sciamano", trovarono 23 cani che sembravano scheletri, ricoperti dalle loro stesse deiezioni, alcuni ridotti a piccoli sacchi di pulci, come un Golden retriver infestato al punto che saltavano dal pelo tanto che lo dovettero avvolgere in un lenzuolo per evitare che saltassero loro addosso. Per la vicenda del canile-lager di Mel, scoperto il 2 ottobre 2009, due persone sono finite sotto inchiesta. Si tratta di Francesca Chiampo, 64 anni, ed il compagno Gustavo Padiglione Bocchini, 64 anni, entrambi accusati di abbandono e maltrattamenti di animali (difesi dagli avvocati Sonia Sommacal, Mauro Gasperin e Alessandro Azara).  L'inchiesta prese avvio per ordine della procura di Brescia, che indagava a livello nazionale sul traffico clandestino di cuccioli provenienti dall'Est (Ungheria e Polonia). Forestali e veterinario si trovarono davanti a questa situazione con gabbie elettrosaldate e all'aperto, cucce senza neanche le ciotole dell'acqua, recinti senza porta. Cani denutriti, malati, carcasse con la sola pelliccia, animali lasciati vivere negli escrementi, in pochi metri, mai puliti ed esposti alle intemperie. Sotto sequestro preventivo finirono i 23 cani di varie razze e pezzature: golden retrwier, maltesi, setter, pastori, labrador, pincher, yorkshire, sherpei, puli. Ieri la prima udienza a carico dei due imputati, rinviata al 12 luglio.

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