In Comelico la neve da problema diventa una risorsa

COMELICO. Passata l’emergenza, il Comelico vuole tornare alla normalità. «Il danno è stato ingentissimo», spiega Gianluigi Topran d'Agata, presidente del Consorzio turistico Val Comelico Dolomiti, «perché per i nostri operatori economici le due settimane fra Natale e l'Epifania sono fondamentali. Ma tengo a dire che, passati i momenti più difficili, siamo di nuovo pronti ad accogliere i turisti».
Con il ritorno del sole, insomma, la neve caduta copiosa (e che tanti disagi e danni ha causato) diventa ora un richiamo per i turisti, anche per quelli delle seconde case che, dopo ore al buio ed al freddo, hanno deciso di rientrare in città. «Le strade sono libere, le piste funzionano a pieno ritmo e anche il Giro delle Cime, che collega Padola alla Val Pusteria, è perfettamente transitabile. Quindi auspichiamo di poter recuperare un po' di attività nei prossimi giorni, guardando avanti con fiducia. Ma senza dimenticare il danno, perché qualcuno dovrà rispondere per questi giorni di totale isolamento».
La corrente elettrica è tornata anche in Val Grande, al bar delle Terme, una delle tappe del Giro delle Cime con gli sci. Lo conferma a tarda sera Daniele Zandonella, assessore alla sanità e alle politiche giovanili di Comelico Superiore. «La situazione sta tornando alla normalità», spiega mentre dal municipio coordina le varie attività, «ma la nottata è stata molto difficile. I gruppi elettrogeni, arrivati da Avellino, sono stati attivati, ma uno a Candide non funzionava, era guasto. Una squadra dell'Enel ha lavorato fino alle 1 e 30 del mattino. Ora, però, il 95% delle utenze ha l'energia elettrica, anche se a Candide, a causa di quel guasto, solo dal pomeriggio di oggi (ieri per chi legge, ndr)».
Qualche problema è segnalato anche nella parte alta di Padola, dove l'Enel ha deciso di sezionare in tre la linea, che non era possibile alimentare con un unico generatore. «Abbiamo beneficiato anche dell'arrivo di un ingegnere dell’Anas che ha garantito un maggiore coordinamento delle squadre che erano al lavoro. E siamo riusciti a ridare la luce anche alla piccola borgata di Sopalù e ai suoi sei residenti».
La situazione, insomma, è stata stabilizzata, ma restano i danni. «Mi dicono», conclude Daniele Zandonella, «che la linea è danneggiata in maniera grave e quindi dovremo andare avanti per giorni con i generatori, forse per settimane. Per fortuna i telefoni sono tornati a suonare e anche i cellulari funzionano meglio».
Sospiro di sollievo anche a Danta per il sindaco Virginio Menia Cadore: «Tutte le abitazioni sono tornate a essere collegate alla rete e quindi sono stati dismessi i tre generatori elettrici che ci erano stati assegnati. Sono stati giorni durissimi, ma il peggio sembra passato».
Anche a Santo Stefano si respira un maggiore ottimismo. «Abbiamo trascorso giornate difficilissime», racconta il sindaco Alessandra Buzzo, «ma da ieri sera anche Campolongo ha di nuovo la luce. Ogni tanto ci può essere qualche calo di tensione, ma i generatori elettrici stanno facendo il loro dovere».
In particolare il 26 dicembre si sono trovati bloccati a Santo Stefano tanti turisti in viaggio verso il Comelico Superiore e la Pusteria. «Abbiamo subito attivato in Comune un centro di accoglienza, per dare ristoro e riscaldare i viaggiatori, per dare informazioni e consentire anche la ricarica dei cellulari, perché quello delle comunicazioni è davvero un problema. Io, comunque, sono sempre riuscita e restare in contatto sia con la Prefettura che con gli uffici della Provincia. Ora abbiamo bisogno di tornare rapidamente alla normalità. Ma il danno è stato enorme, anche per le nostre famiglie: pensiamo soltanto al cibo che era stato acquistato e messo nei freezer per le feste di fine anno e che è andato rovinato completamente. Di questi tempi non è poco».
Intanto ieri ha ripreso a funzionare anche l'impianto di risalita del Parco J, con una buona affluenza. Un piccolo segnale, ma significativo.
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