In 70 per raccogliere le ciliegie

Il titolare dell’azienda agricola di Col di Cugnan cerca personale

PONTE NELLE ALPI. Sono già più di una settantina le persone, pontalpine e non solo, che si sono presentate ai primi due colloqui organizzati a Col di Cugnan da Luca Ricci, titolare di un’azienda agricola a Collalto di Susegana, per la selezione di personale per la potatura, la chiusura dei teli, la raccolta e la cernita dei frutti a Quantin.

Nella frazione dei Coi de Pera, infatti, Ricci ha avviato ormai sette anni fa un’attività di produzione di ciliegie. Un progetto pilota iniziato con la coltivazione di un ettaro di terreno. «Ora siamo arrivati a tre ettari», ricorda Ricci, «e l’obiettivo è arrivare a produrre ciliegie di altissima qualità. E il sito di Quantin, grazie alla vicinanza alle montagne e al lago di Santa Croce, fa sì che l’escursione termica tra il giorno e la notte conferisca ai nostri prodotti un gusto unico. Proprio partendo da questi ottimi presupposti il nostro intento è crescere, mettendo a frutto il tanto lavoro portato avanti dal 2010 a oggi».

Nei prossimi mesi, a Quantin, partiranno diverse attività, tra qui quella più impegnativa, ossia la raccolta e la cernita delle ciliegie. Da qui l’esigenza di assumere personale. Le prime due giornate di colloqui - nel capannone di Col di Cugnan, all’ex Faganello, dove ci sono sede e deposito macchinari dell’azienda agricola - si sono svolte l’ultima settimana di aprile. E, come si diceva, si sono presentate oltre 70 persone. «L’età è variegata», commenta Ricci, «ma con una predominanza di candidati sopra i 40-45 anni». E per uno di questi si sta anche prospettando un lavoro fisso: «Abbiamo identificato una figura che, per la professionalità che possiede, intendiamo assumere nell’altra azienda di cui sono titolare e che ha sede a Pieve di Soligo», anticipa l’imprenditore agricolo.

Intanto la terza giornata di selezione si è svolta ieri e l’ultima è in programma per domani, dalle 9 alle 12. L’azienda ha bisogno di personale che, per un paio di settimane, si occupi della potatura delle piante, oltre a circa quattro persone, sempre per due settimane, per la chiusura e l’apertura dei teli che proteggono da insetti, pioggia e grandine.

Più consistente la manodopera necessaria a raccolta e cernita dei frutti: 50-60 persone, che saranno impegnate dalle due alle tre settimane. «Il nostro obiettivo è assumere persone del posto», evidenziava Ricci qualche giorno fa. «Per ora si tratta di lavori spot, per brevi periodi. Ma l’intento è creare una squadra che lavori in modo più continuativo. L’occupazione, quindi, salirà». (m.r.)

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