Impianti collegati alla Croda Rossa grazie alle corse di Dolomitibus

La seggiovia di Padola
La seggiovia di Padola
 
COMELICO SUPERIORE.
Prove generali per la stagione sciistica che va ad iniziare. Ieri a Padola in Comelico Superiore, grazie al sole e ad un cielo terso per tutta la mattinata, è stata messa a punto la nuova macchina organizzativa degli impianti di risalita. Molte le novità, ad iniziare dal bilinguismo presente in tutta la cartellonistica esposta in biglietteria.  Poi le corse di Dolomitibus, otto come da previsioni, messe a disposizione a partire dalla Piazza di Padola in direzione Passo Montecroce, così da collegare gli impianti del Comelico a quelli della Croda Rossa e poi di Montelmo.  Molta curiosità fra i primi appassionati che non hanno perso tempo e già ieri mattina si sono presentati al cancelletto della seggiovia di Padola in Comelico Superiore. Piace l'idea di poter variare il percorso, di raggiungere nella stessa giornata zone nuove, di allungare il chilometraggio della propria sciata.  E trova quindi un favorevole riscontro l'intuizione di Franz Senfter (presidente della Sextner Dolomiten, la società che gestisce tutti gli impianti di risalita di Sesto e San Candido) di unire proprio grazie agli impianti di sci le due valli, così vicine ma anche così diverse per lingua, cultura e tradizioni. Si fa sistema in nome del turismo, importante opportunità per rilanciare il Comelico grazie ad una collaborazione con la Pusteria che da progetto sta diventando realtà.  Se poi la benevolenza del tempo, come accaduto ieri, contribuisce a illuminare questo comprensorio allora i presupposti per riempire le piste di appassionati sciatori ci sono tutti.  Intanto lo sci ha fatto il miracolo di intensificare le corse, otto di andata e di ritorno, una ogni ora, fra Val Comelico e Pusteria, attraverso l'accordo fra Dolomitibus, Comune di Comelico Superiore e la società Sextner Dolomiten.  Un collegamento, che proseguirà fino al 20 marzo, utile anche ai pendolari che si recano in Alto Adige per lavoro. Ma si sta già lavorando affinché dopo questo anno di sperimentazione, il collegamento possa avvenire senza mai togliersi gli sci, con seggiovie e skilift.  E' stato disegnato in questo modo uno fra i più grandi comprensori sciistici proprio nel cuore delle Dolomiti. Ora la parola (ed il gradimento) passa agli sciatori.

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