Il tetto del Comune di Erto e Casso verrà rifatto presto

Il cantiere è stato affidato all’impresa Polito di Belluno che si occuperà di ricostruire la copertura del municipio danneggiata dalla bufera

erto e casso. Il tetto del municipio divelto dal vento e adagiato sull’asfalto della sottostante strada è diventato uno dei simboli della tempesta di Ognissanti.

Dopo otto mesi di ricerca dei fondi necessari alla ricostruzione, il Comune di Erto e Casso manda in archivio quell’immagine di devastazione. Il sindaco Fernando Carrara ha infatti appaltato le operazioni di rifacimento della copertura dell’immobile danneggiato dal maltempo. Per i lavori di bonifica e a seguire quelli di realizzazione del nuovo tetto saranno necessari più di 40 mila euro. Il cantiere è stato affidato all’impresa di Ilario Polito da Belluno, che si occuperà della ricostruzione.

Si avvia così a conclusione una pratica che veniva coordinata dagli uffici sin dalla mattina del 31 ottobre dell’anno scorso. La notte precedente un mix di Scirocco e di piogge intensissime aveva spazzato anche la Val Vajont, disseminando danni e frane. L’area più colpita è risultata proprio quella di Stortan dove sorge il municipio.

Incalcolabili le perdite sul fronte del turismo, con sentieri e alpeggi ancora impraticabili. Ma l’amministrazione guidata dal sindaco Carrara intende guardare avanti e pensa al futuro. In questo contesto si inserisce un’altra decisione appena assunta dall’ente locale: è stato infatti deliberato di aprire una ferrata sul monte Duranno.

Ogni anno il sito è meta di migliaia di visitatori e una via d’alta quota può incrementare ulteriormente questo trend. In Comune ne sono convinti.

Infine la diga del Vajont: è stata prorogata sino al 31 dicembre 2021 la convenzione con la società che si occupa di gestire i parcheggi a pagamento nelle vicinanze dei detriti del monte Toc. —

Fabiano Filippin

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