Il simbolo del calice alla Baita Piè Tofana

La cantina trascina il voto dato alla famiglia Calzà di Cortina
L’esterno invernale della Baita Piè Tofana di Cortina
L’esterno invernale della Baita Piè Tofana di Cortina
 
CORTINA.
Ambiente suggestivo, servizio cordiale e una carta dei vini ben assortita sono le carte vincenti della Baita Piè Tofana, il locale di Cortina nuovo arrivato nella Guida de L'Espresso ai Ristoranti d'Italia che si guadagna 13,5 punti e il simbolo del calice, che testimonia la qualità della cantina.  «Siamo contenti, ci siamo sempre meravigliati che non ci avessero segnalati, negli anni scorsi», spiega Eddy Calzà, che gestisce la Baita con la moglie Adriana Wolly Walt dal 1993, anno in cui venne eliminato il bar e il locale si trasformò in ristorante. Costruita dai nonni di Calzà nel 1960, la baita si trova ai piedi della funivia che porta alla Tofana, e ha mantenuto negli anni una ambientazione rustica, montana: «Volevamo ristrutturarla, ma da un breve sondaggio tra gli ospiti è emerso che non dovevamo toccare l'arredamento», dice Calzà. Che ha ascoltato i suoi clienti, e continua a servirli con una cucina del territorio che si mescola ad alcune proposte internazionali, «perchè a Cortina ci sono molti turisti e bisogna essere pronti a servirli». Calzà è il re dei fornelli, la moglie la regina della sala: una cinquantina appena i coperti per questo ristorante, suggestivo e accogliente, dove i piatti forti sono la tartara di cervo, i maccheroncini con finferli e ragù di coniglio, i casunziei all'ampezzana e un «ricco fritto di porcini in stagione». (a.f.)

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