Il portellone si apre furgone delle piadine finisce rovesciato

Carambola a Voltago per il Porter di Selvaggia Crema Illesa la titolare della Piadineria di La Valle
Di Gigi Sosso

VOLTAGO. Le piadine sulla strada. In via Trento e Trieste, a Voltago. E il bel sorriso di Selvaggia Crema diventa subito una smorfia di disappunto. Non ci sono problemi fisici per la donna di 34 anni, che gestisce la Piadineria Selvaggia di La Valle Agordina, mentre il camioncino Porter Piaggio con quattro ruote motrici è rimasto seriamente danneggiato. Ha presto due belle botte ed è finito sull’asfalto. Mentre stava scendendo verso il centro del paese, il portellone di destra, che bisogna necessariamente aprire per servire le piadine romagnole e i cascioni artigianali di Riccione, accompagnati dalle bibite adeguate e dallo slogan “la piadina di Romagna che si gusta anche in montagna”, si è improvvisamente spalancato e ha picchiato contro una casa al numero 12. Il muro è diventato una specie di catapulta e il furgoncino si è improvvisamente rovesciato, schiantandosi sul lato sinistro. Quello del posto di guida, insomma.

Selvaggia Crema ha provato solo tanta paura per l’improvvisa carambola, ma non ha riportato particolari traumi, di conseguenza non è nemmeno passata per il pronto soccorso dell’ospedale di Agordo: l’ambulanza del Suem 118 è rientrata senza alcun paziente a bordo e i medici di turno hanno dovuto dedurre che non era successo niente di preoccupante, sul piano fisico.

Erano da poco passate le 11 di ieri mattina, quindi l’orario giusto per gustarsi e magari bersi qualcosa. Una telefonata anche al 115 dei vigili del fuoco e, sul posto, è velocemente arrivata una squadra del distaccamento di Agordo, insieme ai carabinieri di Gosaldo e a un equipaggio di Veneto Strade. Tutto per rimettere sulle quattro ruote il veicolo e liberare la sede stradale dagli inevitabili detriti usciti dal ristorantino viaggiante. C’erano cibi, salsine e beveraggi.

Il traffico è rimasto fermo per qualche minuto, ma tutto sommato i disagi sono stati limitati. Via Trento e Trieste è una traversa cieca della strada provinciale 347 e, proprio da quelle parti, stava vendendo la trentaquattrenne originaria di Riccione, riviera romagnola con la passione per le Dolomiti bellunesi e la vocazione per la vendita ambulante di questa specialità tipica, che da qualche anno ha un notevole successo anche sulle strade dell’Agordino. L’attività esiste ormai dal 2010 e gli affari stavano andando in maniera incoraggiante.

L’incidente bloccherà tutto per qualche giorno - i tempi richiesti del carrozziere di fiducia - ma chi la conosce è sicuro che la rivedrà presto, sotto quell’insegna gialla, su sfondo blu. Selvaggia Crema sta bene e il resto si può riparare o anche sostituire.

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