Il ponte di S. Caterina chiude da lunedì: mappati i punti critici

Il traffico a Belluno aumenterà di molto: ecco le alternative e i consigli. Potenziati i controlli a San Gervasio, Baldenich, La Cerva e Veneggia



La chiusura del ponte di Santa Caterina comporterà un aumento di traffico sulle strade della città. Inevitabile, visto che per tre mesi non si potrà attraversare il Piave in una zona strategica per la viabilità provinciale. L’incrocio di San Gervasio, con il passaggio a livello che crea code già oggi, quello della Cerva, ma anche via Lungardo, via San Biagio, via Vittorio Veneto, via Col di Lana e il ponte degli Alpini sono gli osservati speciali in queste ore che precedono l’inizio dei lavori a Ponte nelle Alpi. E lo saranno anche nei giorni immediatamente successivi: una volta chiuso il ponte e verificato l’impatto sulla viabilità, non si esclude di adottare provvedimenti per snellire il traffico.

I punti neri a belluno

Per il momento, infatti, non sono previste variazioni alla viabilità cittadina: dopo i primi giorni, verranno valutati eventuali interventi o modifiche nella mobilità.

«Si verificheranno situazioni complesse e code nella zona di San Gervasio, soprattutto a causa del passaggio a livello», anticipa Massaro, «nelle vie Lungardo, San Biagio, Vittorio Veneto, a Baldenich, alla rotatoria della Cerva, in via Col di Lana e sul Ponte degli Alpini. Rafforzeremo i controlli con la Polizia Locale, che sarà operativa soprattutto negli incroci più complicati, e ci sarà un grande sforzo anche da parte di tutte le altre forze dell’ordine».

I consigli

«Dobbiamo impegnarci tutti per cercare di limitare i problemi», continua Massaro. «Una soluzione può essere quella della riduzione dei veicoli in strada, sia condividendo tra amici o colleghi l’auto sia utilizzando quando possibile i mezzi pubblici; inoltre, sono stati studiati tre principali percorsi alternativi per chi deve raggiungere Longarone o l’autostrada attraversando Belluno»

I percorsi alternativi

Per chi viaggia da Santa Giustina o Agordo, per raggiungere Ponte nelle Alpi e Longarone, è consigliabile transitare per la rotatoria della Cerva poi, superato il Ponte degli Alpini, proseguire per Via Vittorio Veneto.

Per chi scende dall’Agordino e deve raggiungere l’Alpago o l’autostrada, giunti alla rotatoria della Cerva, è consigliabile dirigersi verso Marisiga, scendere verso Lambioi e, da lì attraverso la Galleria Belluno e i ponti Dolomiti e Sarajevo, raggiungere Cadola per Levego e Sagrogna.

Infine, per chi deve raggiungere l’Alpago o l’autostrada, ma partendo da Santa Giustina o Limana, il suggerimento è transitare per il traforo di Col Cavalier (per chi arriva dalla Destra Piave è consigliabile spostarsi in Sinistra Piave al Ponte di San Felice), e da lì dirigersi verso Cadola sempre attraverso Levego e Sagrogna.

Le mappe

Il piano della gestione del traffico, contenente i percorsi alternativi e i punti critici, è scaricabile dall’home page del sito del Comune di Belluno. Il piano è stato condiviso dalla Prefettura, la Provincia, i Comuni di Belluno, Longarone e Ponte nelle Alpi, le forze dell’ordine, le Polizie locali e gli enti gestori delle strade. —





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