Il passaggio delle strada a Anas «certifica il fallimento veneto»

Il consigliere regionale del Pd: «Dopo quasi 20 anni  le competenze tornano a Roma,  visto che Anas avrà il 51% e comanderà Veneto Strade»

BELLUNO. «Non c’è nessun carro su cui salire perché non ci sono vincitori. L’ufficialità della riclassificazione della rete stradale è importante e ci soddisfa, ma al tempo stesso certifica il fallimento della gestione regionale: dopo quasi 20 anni le competenze tornano a Roma, visto che Anas avrà il 51% di Veneto Strade e di fatto “comanderà”. E resta ancora da vedere se con la firma del decreto le opere diventeranno immediatamente appaltabili. Di questi investimenti se ne parla da ormai due anni, ma in realtà non c’è alcun automatismo, anche perché è tutta da definire la parte gestionale».

Graziano Azzalin, consigliere regionale del Partito Democratico, tramite una nota, interviene «gettando un po’ d’acqua sul fuoco dell’entusiasmo per il decreto della Presidenza del consiglio sulla riclassificazione delle strade che riguarda, solo in Veneto, oltre 700 chilometri di viabilità. Sorprende che l’assessore De Berti e il governatore Zaia si intestino la vittoria dopo che un giorno sì e l’altro pure attaccano Roma. Proviamo a guardare il bicchiere mezzo pieno, per la Lega Roma non è più “ladrona”; è un altro tassello della retorica autonomista che viene meno, la propaganda continua a sgonfiarsi».

«Oltretutto la firma del presidente Conte avviene con la Lega all’opposizione, in un anno e mezzo di governo con Salvini mattatore non era accaduto assolutamente niente. Che fosse anche lui contro il Veneto?» attacca Azzalin, che poi va ad aprire anche un altro fronte: «La Regione adesso solleciti Anas ad accelerare anche altri interventi, come ad esempio il ponte di Boara, che non fa parte del pacchetto presentato. Non è un’opera residuale, ma strategica per il collegamento tra due province. Purtroppo siamo ancora fermi a un impegno aleatorio sia per i tempi che per le modalità esecutive».

Il passaggio ad Anas porta, in questo momento, a due interventi molto attesi nel Bellunese, sulla 50 in comune di a Lamon, e ad Auronzo sulla 48. —



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