Il Panificio Ghedina fa i grissini delle Dolomiti

CORTINA. A Pian da Lago, nel cuore artigianale di Cortina d'Ampezzo, Pietro Ghedina e i figli Alberto e Paolo, portano avanti l'azienda “Panificio Ghedina”. Un'azienda storica presente sul territorio da oltre 60 anni, in continua crescita, gestita in maniera sapiente e capace di innovarsi e di stare al passo con i tempi. Nei giorni scorsi i prodotti Ghedina sono anche stati in mostra alla fiera Vinitaly a Verona.
«La nostra azienda è nata intorno agli anni '50», spiega Alberto Ghedina, «su iniziativa di mio nonno Paolino Ghedina e della nonna Giovanna che aprirono un piccolo forno a Cortina». Nel 1956, con le Olimpiadi invernali di Cortina, il panificio registrò un notevole incremento di lavoro sino ad arrivare a cavallo tra gli anni '80 e '90 quando si producevano, in alta stagione, 60 quintali di pane al giorno. Oggi a gestire il Pianifico Ghedina è la terza generazione di Ghedina che si è adeguata ai tempi, ha ridotto la produzione di pane che comunque permane, ed ha investito nei grissini e nella gastronomia.
«Siamo attivi nello sviluppo e nella produzione di prodotti da forno», spiega Ghedina, «dagli anni '90 abbiamo iniziato a produrre i grissini, i Cortinesi e i grissini delle Dolomiti, e da 5 anni abbiamo aperto anche il settore gastronomico dove offriamo casunziei, spatzle, canederli e gnocchi. Portiamo i nostri prodotti principalmente in tutto il Triveneto, in Svizzera e in Germania. L'essenza dei nostri prodotti è l'acqua di Cortina che sgorga pura a 1224 metri di altitudine in un ambiente incontaminato, la farina di altissima qualità, frutto della combinazione di tredici diversi frumenti e l'olio extravergine di oliva 100% italiano. I grissini ad esempio sono friabili, gustosi e genuini, perché dietro c'è una lunga lavorazione artigianale ed un accurato procedimento di lievitazione».
Quali sono le problematiche che intralciano l'attività della vostra azienda?
«Per noi i problemi principali sono tre. Il primo è legato alla burocrazia che per un'azienda è davvero frustrante. Per ogni iniziativa ci vogliono centinaia di pagine di carte, di verifiche, di passaggi da un ufficio ad un altro, e si perde un sacco di tempo e di energia per ogni cosa. La seconda è la tassazione eccessiva. Come tutte le aziende italiane le tasse anche da noi mettono a dura prova i bilanci. La nostra forza è essere un'azienda a conduzione familiare, con 10 lavoratori di cui 3 soci. Per fortuna io, mio padre Pietro mio fratello Paolo non abbiamo in sostanza orari di lavoro. Si è sempre qua in azienda e quindi si va avanti ad oltranza con quello che c'è da fare. Il terzo problema per la nostra attività che ha sede a Cortina sono le difficoltà nei trasporti. L'Alemagna si sa che è tortuosa, trafficata e Cortina è mal collegata con altri paesi. Il tempo che si perde nei trasporti, sperando che non scendano frane ad interromperli, è davvero eccessivo e si ripercuote anche nelle spese di carburante».
Per il futuro cosa ha in serbo il Panificio Ghedina?
«Continueremo ad investire sui grissini e sulla gastronomia», conclude Alberto Ghedina, «anche perché il consumo di pane è in calo, non solo qua, ma a livello nazionale, mentre aumentano i consumi di prodotti alternativi al pane. La nostra idea è di allargare il mercato di vendita dei grissini, e di investire sul biologico e sul glutin free. Il 2% della popolazione è predisposto geneticamente all'intolleranza al glutine e quindi realizzare prodotti senza glutine e biologici sarà il nostro prossimo passo».
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