Il nuovo allergologo debutta al “Mercoledì della salute”

Marco De Carli, da poco al Santa Maria del Prato di Feltre, si presenta ai feltrini alla serata di divulgazione

FELTRE. Il secondo specialista allergologo che dà manforte a Livio Simioni si presenta al pubblico dei feltrini, che accorre sempre numeroso per i “Mercoledì della salute”.

Il 3 maggio alle 18 in sala convegni sarà Marco De Carli, specialista in allergologia assunto da poco al Santa Maria del Prato, ad approfondire il tema delle allergie. È un impegno non da poco quello che si assume il nuovo medico, considerata la mole di lavoro gestita all’ospedale di Feltre dove, dalla fine degli anni Ottanta, i pazienti transitati per l’ambulatorio (uno dei primi nel Veneto a trattare i pazienti con gravi reazioni alle punture di vespe e calabroni) sono stati quasi novemila.

Di recente, quello che era l’ambulatorio è diventato unità operativa semplice, con maggiore autonomia e peso di contratto, cosa fruttata quasi subito un rinforzo in organico che passa da un medico (Livio Simoni capodipartimento di medicina) a due. E per tre giorni alla settimana si vedono dalle sei alle otto persone alla volta fra orticarie, riniti allergiche e immunizzazioni da veleno di imenotteri, con un’attrazione di pazienti di altre Usl che si attesta su percentuali molto alte.

All’allergologo storico Livio Simioni al quale va riconosciuto il merito di aver portato la delicata branca dell’immunizzazione da veleno di imenotteri ai livelli raggiunti (Feltre è unica con Verona e Padova), si affianca ora un valido collaboratore.

Marco De Carli ha maturato la sua esperienza dapprima all’università degli studi di Firenze e quindi all’ospedale di Udine. In occasione della conferenza sui mercoledì della salute di domani, lo specialista evidenzierà che con la primavera aumentano le concentrazioni di pollini e di altre sostanze ambientali verso cui si può sviluppare allergia respiratoria.

La diagnosi si basa sui test allergologci. Il test cutaneo è il più semplice che consente di ottenere risultati nell’arco di minuti. Ricercare la sensibilizzazione consente di identificare le possibili cause e di attuare delle misure preventive.

L’identificazione dell’allergene può anche consentire di effettuare l’immunoterapia specifica per l’allergene, comunemente conosciuto come “vaccino”. L’immunoterapia specifica cerca di modificare la risposta immunitaria allergica, riducendo l’entità dei sintomi. e inducendo tolleranza nei confronti dell’allergene. Allergologia sta definendo, assieme al reparto di otorino diretta da Giuseppe Pagano, un team per la rinite allergica, patologia in aumento. (l.m.)

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