Il grazie della Croce rossa a Bruno, Bona e Bez

PEDAVENA. Un triplo grazie a chi opera nel silenzio, nelle «emergenze grandi e piccole, pubbliche e più nascoste, ogni volta che c'è bisogno di aiuto». Giovedì sera in birreria Pedavena, durante la...

PEDAVENA. Un triplo grazie a chi opera nel silenzio, nelle «emergenze grandi e piccole, pubbliche e più nascoste, ogni volta che c'è bisogno di aiuto». Giovedì sera in birreria Pedavena, durante la cena organizzata per salutare il dipendente Giusto Bruno, il presidente del comitato bellunese della Croce rossa italiana, Maurizio Feltrin, ha consegnato due attestati di anzianità a Luciano Bez e Giulietta Bona, membri attivi dell'associazione da ben 15 anni.

A Bruno, ora in servizio al Comitato regionale di Trieste, è stato consegnato il diploma di benemerenza con medaglia di prima classe. Alla cena hanno partecipato i volontari di Belluno e Feltre e con l'occasione Feltrin ha pronunciato il suo discorso morale: «Nel comitato operano 176 soci attivi e 41 ordinari», riassume il presidente, «partecipiamo a più di 400 manifestazioni sportive durante l'anno facendo assistenza con 5 ambulanze, in convenzione con le due Usl bellunesi». A tutto questo si somma la pronta risposta alle emergenze di protezione civile come è stato per l'Abruzzo, l'Emilia Romagna e l'arrivo dei profughi al centro di Jesolo.

«I volontari partecipano a continui corsi di formazione che ne convalidano le abilità e la capacità di intervento. Da non dimenticare l'opera di assistenza agli indigenti, con quasi 500 persone aiutate durante l'anno. Tutto questo però prosegue tra grandi fatiche economiche che stiamo affrontando ancora oggi. Siamo alla ricerca dei fondi necessari per sostituire un'ambulanza ormai vicina alla pensione».

Durante le premiazioni Feltrin ha deciso di spendere due parole in più su Bruno: «Da oltre vent'anni è impiegato della Croce rossa, gli ultimi 7 li ha trascorsi a Belluno. Ha svolto molte ore di lavoro a titolo gratuito per far sì che tutto potesse funzionare. Sono questi i volontari che vanno premiati». (f.v.)

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