«Il Golf Cansiglio abbandonato dai Comuni»

Il vice presidente del Club Palma critica le amministrazioni per i tanti no che l’associazione riceve: «Eppure portiamo 10.000 presenze in sei mesi»

CANSIGLIO. «Tambre e i Comuni dell’Alpago hanno in casa una struttura che in soli sei mesi di apertura all’anno porta 10.000 presenze e che dà lavoro a 12 dipendenti, oltre a creare un indotto tra le aziende attive nella ricettività e nelle manutenzioni».

Francesco Palma, architetto, vice presidente dell’Asd Golf Club Cansiglio, è arrabbiato per come invece è trattato e considerato il Golf club.

«Non passa settimana che non ci sia sui giornali un articolo che parla del Cansiglio anche con titoli eclatanti: “Una mini olimpiadi in Cansiglio”, “Il Cansiglio diventerà un’area sportiva”, “Il Bayer in Cansiglio”, “Gli yak”, “I fischietti e gli spari contro i cervi”, “Stanziati 1.6 milioni di euro per rilanciare il Cansiglio” e altri ancora. Peccato che non si parli mai del campo di golf, una struttura sportiva che tutte le più importanti località turistiche cercano di avere nella propria offerta, perchè motivo di alta attrattività di turisti e quindi di sviluppo dell’area».

Mentre in tutta Europa si punta sul golf per attirare turisti, in Cansiglio non si bada proprio a questa opportunità: «Le amministrazioni fanno tutto meno che valorizzarla e sostenerla. Anche sembrano proprio osteggiarla. Qualche esempio? A tutte le aziende agricole della piana è stata concessa la possibilità di recintare, al Golf club no. Alle aziende agricole vengono riconosciuti i danni provocati dai cervi, al Golf club no. I Golf club di Asiago, Brunico, Corvara e altri hanno avuto l’impianto di irrigazione interamente finanziato come innevamento artificiale per le piste da fondo o altro, il Golf Club Cansiglio avrà forse parzialmente due delle 18 buche interessate da un impianto di innevamento. Molti comuni e comunità hanno colto l’importanza di una simile struttura per l’economia del proprio paese e la sostengono anche finanziariamente, il Golf Cansiglio è dimenticato».

Palma vuole sfatare un pregiudizio nei riguardi dei golfisti: «Si pensa ancora che sia uno sport per ricchi, ma associarsi al Golf Club Cansiglio costa molto meno che comprare lo skipass di Dolomiti Superski».

Il campo del Cansiglio è stato realizzato in questi anni dai soci del club, senza interventi pubblici, come ribadisce il vice presidente: «Si tratta di una vera e propria azienda, che paga un regolare affitto per il terreno. Come tale merita attenzione e visti i tempi, i buoni amministratori ne terrebbero conto, perchè consci del contributo che porta alla creazione di ricchezza sul territorio. Invece no, questo non succede».

Il timore, per quanto riguarda l’irrigazione, è che si ripeta l’estate del 2003, quando l’erba si seccò e servirono svariate decine di migliaia di euro per ripristinare il manto erboso: «Questa volta il Golf club non avrebbe le risorse necessarie». Se dovesse chiudere il Golf Cansiglio, non si perde soltanto un po’ di storia veneta del golf, conclude Palma, ma anche una struttura turistica importante che potrebbe attivare degli investimenti per il recupero dell’hotel San Marco e per qualificare l’offerta turistica.

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