Il Fondo comuni confinanti resta a Belluno. Calderoli conferma l’uscente Dario Bond

A lungo si è parlato

di un presidente

lombardo e leghista

ma ha vinto FdI. La firma del ministro attesa per oggi, via libera alla nuova rata di finanziamenti. La Provincia: persi sette mesi

Irene Aliprandi
Dario Bond durante un intervento a Certottica. L’ex deputato oggi sarà confermato alla guida del FCC
Dario Bond durante un intervento a Certottica. L’ex deputato oggi sarà confermato alla guida del FCC

Un altro mandato per Dario Bond. È annunciata per oggi la firma del ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, per la nomina di Bond quale suo delegato a presiedere il Comitato paritetico del Fondo dei Comuni Confinanti.

Dopo una lunga attesa, dunque, è finalmente giunto il momento di tornare alla piena operatività per il Fondo che, dopo l’insediamento del governo Meloni, era rimasto in stand-by con la possibilità di operare solo per l’ordinaria amministrazione.

In questi mesi c’è stata un’ampia interlocuzione politica sulla presidenza (delegata) del Fondo, che in molti avrebbero voluto portare fuori dal Bellunese. L’ipotesi di un esponente lombardo ha tenuto banco a lungo, così come sembrava altamente probabile che la nomina sarebbe andata ad un leghista, visto che in passato tutti i presidenti sono stati direttamente collegati all’appartenenza del ministro competente.

Lo stesso Dario Bond fu nominato dal ministro Mariastella Gelmini, quando entrambi erano ancora nelle file di Forza Italia e così fu per i Dem Roger De Menech e il leghista Paolo Saviane. Inoltre, ma non è una regola, in passato sono stati nominati dei membri del Parlamento, mentre Bond non è più a Roma.

Con tutta evidenza, nella trattativa ha avuto la meglio Fratelli d’Italia, il partito al quale Bond si è avvicinato dopo aver lasciato gli azzurri, e negli ultimi giorni è arrivata la decisione.

Ad annunciarla è stata proprio il ministro Calderoli, ieri pomeriggio, dopo aver presieduto una seduta del Comitato paritetico per la gestione dell’intesa sul Fondo Comuni Confinanti: «Ho convocato il Comitato per procedere allo sblocco immediato delle risorse destinate ai 48 Comuni lombardi e veneti che confinano con i territori delle Province Autonome di Trento e di Bolzano.

Saranno disponibili un totale di 24 milioni, ben 500.000 euro per ciascun ente. Un supporto doveroso che proseguiamo convintamente, nell’interesse dei Comuni e dei cittadini che vi abitano», ha dichiarato il ministro, che in seguito all’approvazione della delibera e in conclusione della riunione ha altresì anticipato che oggi procederà alla nomina di Dario Bond quale suo delegato a presiedere il Comitato.

La conferma di Bond è una buona notizia per i Comuni bellunesi di confine, non solo perché la presidenza resta in provincia, ma anche per la conoscenza che l’ex deputato ha del Fondo, dei suoi meccanismi e dei progetti da portare avanti.

«È un bene che sia nominato ancora un bellunese. E un bene che sia una persona che conosce le dinamiche del Fondo, dato che Bond ha lavorato con schiettezza e competenza nell’ultima presidenza Fcc», dichiara il consigliere provinciale delegato al Fondo, Mario De Bon.

«Il territorio bellunese ha nel Fondo Comuni Confinanti una risorsa importante ed è doveroso utilizzarla nella maniera più efficace possibile. Proprio per questo speriamo che il confermato presidente Bond convochi al più presto una riunione del Comitato per affrontare i tanti temi ancora fermi. Ci si chiede però che senso ha avuto aspettare 6/7 mesi per confermare in ruolo la stessa persona: misteri romani».

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