Il dramma di Giacomo: verifiche su telefonino e impronte trovate

borgo valbelluna

Lo smartphone di Giacomo Sartori potrà chiarire una serie di punti ancora oscuri nella tragica scomparsa del 29enne di Mel, che si è tolto la vita nel Pavese.

Oggi i carabinieri del nucleo investigativo dell’Arma a Milano potrebbero iniziare a sondare il telefonino del giovane perito informatico, telefonino lasciato ai piedi dell’albero a Cascina Caiella. Verranno esaminate anche alcune impronte e si cercheranno elementi relativi al suo traffico dati e alle eventuali telefonate. Per capire se davvero Giacomo l’abbia usato, la notte tra 17 e 18, continuando a girare in auto e agganciando due celle del Pavese in due comuni a tre chilometri di distanza.

Stava veramente cercando la pista e il segnale del computer che gli era stato rubato venerdì 17 sera all’Enoteca di viale Vittorio Veneto a Milano? O continuava a guidare perché in stato di estremo sconforto?

Le indagini mirano a sgombrare definitivamente il campo da illazioni e sospetti di interventi di terzi, aggiungendo dettagli a quel che l’autopsia ha già fatto emergere: si è trattato di gesto volontario.

Non è stato quindi ancora rilasciato il nulla osta per la sepoltura del 29enne: la magistratura di Pavia sta eseguendo ulteriori approfondimenti di carattere medico legale e non ha ancora messo a disposizione dei famigliari la salma. Nulla di strano, fanno capire gli inquirenti: alcuni esami di prassi sui tessuti hanno bisogno di tempo per i risultati.

I carabinieri invece continuano le indagini sul furto dello zaino: l’unico oggetto non ritrovato è il computer aziendale che Giacomo aveva con sé quella sera. L’altro computer, quello personale, è stato ritrovato nella sua stanza. Quanto a portafogli, mazzi di chiavi e carte di credito, tutto è stato abbandonato dai ladri in piazza Montanelli a Milano.

I carabinieri del nucleo investigativo di Milano spiegano che gli accertamenti non sono ancora chiusi ma che non ci sono elementi nuovi, tali da far pensare a una ipotesi diversa dal suicidio.

A Mel intanto si attende il ritorno del feretro e la data del funerale: la comunità è stretta attorno alla famiglia per dare conforto e per ricordare l’amico. Come gli scout che avrebbero in animo, più in là, di organizzare qualche iniziativa. —

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