Il consiglio comunale prende atto della sospensione

CORTINA. Vuota la sedia del sindaco Andrea Franceschi. Ieri mattina si è riunito il consiglio comunale alle 9, lo stesso orario in cui iniziava a Belluno, per Franceschi, l'interrogatorio di garanzia davanti al Gip. A presiedere il consiglio è stato il vice sindaco Enrico Pompanin, ma la sedia di Franceschi è stata volutamente lasciata vuota, nella convinzione che sarà presto rioccupata dal sindaco.
La seduta si è aperta con la presa d'atto della sospensione di Franceschi, ratificata dal prefetto di Belluno che ha passato gli incarichi a Pompanin. C'è stata una discussione in quanto il segretario comunale Luisa Musso aveva proposto che il punto fosse messo ai voti. Prima il capogruppo di minoranza Stefano Ghezze e poi Pompanin hanno sottolineato come una presa d'atto non andasse votata e quindi si è poi proceduto agli altri punti all'ordine del giorno.
È stata quindi minuziosa la discussione del bilancio consuntivo relativo al 2012. Il vice sindaco Pompanin ha presentato i conti che vedono entrate per 26 milioni 721.515,19 euro e spese per 24 milioni 471.128,29 euro. «Abbiamo un avanzo di amministrazione che ammonta a circa 5 milioni di euro», ha ammesso Pompanin, «di cui un milione e mezzo era l'avanzo del bilancio del 2011. Un avanzo prudenziale, accantonato nell'incertezza di mancati introiti da contributi, e di tagli statali. Devono ancora arrivare nelle casse i soldi del Fondo Letta che ammontano per il 2012 a 350 mila euro, il contributo regionale per il tavolare che ammonta a 250 mila euro. Non sappiamo quanto dovremmo versare a Roma per il Fondo di solidarietà e quindi gli uffici hanno preferito essere prudenti, forse troppo, ma meglio avere un avanzo abbondante che un disavanzo, così possiamo mantenere le aliquote Imu al minimo e non tassare i cittadini».
Un avanzo «sproporzionato», secondo la minoranza, frutto di una «gestione fallimentare dell'ente pubblico, un avanzo che andava impegnato a novembre con una variazione di bilancio e che poteva essere investito per riaprire la piscina o sistemare le strade». (a.s.)
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