Il Cnsas cerca uno sponsor per le divise dei volontari

L’appello su Facebook di Fabio Rufus Bristot è rivolto agli imprenditori locali: «Chi ci aiuterà, avrà il proprio nome impresso su 484 giacche a vento»

BELLUNO. Il Soccorso alpino cerca uno sponsor per comprare le giacche a vento per i volontari. L'appello arriva dal delegato provinciale Fabio Rufus Bristot, viaggia su internet, attraverso i social network, e ha una scadenza vicina: il 20 dicembre.

«Dopo quasi 58 anni di vita del Soccorso alpino Dolomiti bellunesi forse nel 2013 riusciremo a dare a tutti i volontari una giacca a vento come si deve», si legge, «visto che ancora adesso vi sono stazioni che non ce l'hanno, oppure sono costrette a chiedere una compartecipazione ai volontari per l'acquisto».

La giacca a vento, per il Soccorso alpino, è un capo che va oltre la definizione di “divisa”: è un indumento che serve a proteggere i volontari, che operano in condizioni climatiche difficili per soccorrere escursionisti e alpinisti in difficoltà.

Fondi per acquistare le giacche a vento per tutti i 484 operatori del Soccorso alpino, però, non ce ne sono a sufficienza: il Cnsas ha cercato di tagliare ogni spesa non indispensabile, e ha ricevuto qualche donazione, ma la cifra raccolta non basta.

Per questo Bristot ha lanciato l'idea dello sponsor, anzi del main sponsor, che tendendo una mano ai volontari avrebbe in cambio il suo nome su tutte le giacche. Un po' come per le divise sportive. Il Soccorso alpino ha già pensato a tutto, anche allo spazio da destinare al ricamo: 100x30 millimetri o 55x55, sulla spalla destra di ogni giacca. Il ritorno d'immagine sarebbe garantito, e in più (dettaglio da non sottovalutare) si darebbe anche un aiuto concreto a chi quotidianamente mette il suo tempo e la sua professionalità a disposizione della collettività.

Il coordinatore provinciale crede nel “cuore” dei privati bellunesi: «Sì, è vero, sono arrivati dei contributi, ma questi non bastano mai. Prima abbiamo dovuto sistemare i nostri mezzi, poi la radio, infine i dispositivi di sicurezza per i nostri volontari. Infine, ecco la giacca, un capo di abbigliamento che riveste un ruolo significativo per il nostro Corpo. Siamo alla ricerca del preventivo migliore, ma senza l’aiuto di privati e imprenditori non riusciamo proprio a sostenere la spesa. La speranza è che qualcuno voglia usare il nome del Soccorso alpino bellunese con un duplice scopo: farsi pubblicità e compiere un’azione importante per la comunità. Sappiamo che ci troviamo di fronte a un momento difficile per famiglie e aziende, ma noi abbiamo realmengte bisogno di questo aiuto».

Le aziende interessate a far parte di questa partita possono contattare entro giovedì Rufus Bristot o il Soccorso alpino via facebook o chiamare in sede allo 0437 930961 (mail info@cnsas.veneto.it). (a.f.)

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