Il bar Alpino da oggi abbassa la saracinesca

CALALZO
Uno dei locali pubblici che nel corso di questi ultimi anni ha fatto la storia turistica e della ristorazione di Calalzo, ovvero il bar Alpino in località Caravaggio, da oggi chiude i battenti.
«Che mi si creda o no», ha affermato il titolare Guido Lozza, «da qualche giorno con le lacrime agli occhi ho cominciato a smontare le attrezzature all’interno del mio locale. E mi sembra ieri», aggiunge, «che le stavo sistemando per l’apertura. Invece gli eventi degli ultimi due anni mi obbligano adesso a chiuderlo. Dopo averlo messo a regime, realizzando tutti gli impianti necessari per farlo funzionare, stendendo un pavimento tutto nuovo, collegandolo con una linea elettrica che non dà problemi, rendendolo molto appetibile come locale anche fuori stagione, è arrivata la tempesta Vaia che, alle fine del 2018, ha fatto molti danni».
La struttura è del Comune di Calalzo, che l’aveva messa in piedi nel 2014 quando realizzò il parco dedicato a re Alberto dei belgi, nel quale si trovano le sculture di Giuseppe Rocchi e che ospita anche la campana del vento realizzata nel 2002 per i 150 anni della parrocchia di San Biagio.
Quando Giovanni Lozza la prese in gestione, la struttura non era ancora completa, tanto che lo stesso imprenditore dovette realizzare appunto delle opere esterne e anche il pavimento.
In pochi anni, grazie alla posizione molto bella e alla vicinanza della chiesetta della Madonna del Caravaggio, Lozza riuscì a lanciare il bar che divenne una meta obbligata per le famiglie in vacanza da quelle parti.
«È per questo», riprende Lozza, «che con più di una lacrima in questi giorni ho guardato per l’ultima volta il panorama da gestore, perché ci ho messo il cuore om questa attività. Ringrazio il comune di Calalzo che mi ha dato la possibilità di lanciarla, di iniziare qui la mia esperienza di ristoratore, che non mi ha mai messo in difficoltà anche quando negli ultimi due anni è stato impossibile mantenere gli impegni presi. Ma adesso davvero non posso più andare avanti. Insieme al Comune ringrazio anche i clienti, tutti, e tutte le persone che hanno lavorato e che insieme a me hanno fatto diventare il bar Alpino un loco per appuntamenti fissi delle serate cadorine. Oggi», conclude, «il locale è bello e utilizzabile da chi avrà voglia di tentare una nuova avventura, e troverò anche il modo di lasciarci dentro alcune delle attrezzature in modo che chi lo vorrà gestire non debba affrontare tutte le spese che ho affrontato io».
Se qualcuno vorrà subentrare a Lozza, da oggi dovrà rivolgersi al Comune di Calalzo. —
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