I processi penali sono in crescita La loro durata è nella media veneta

Diffusi i dati in vista dell’inizio dell’anno giudiziario La prescrizione non ha inciso molto sulle sentenze finali



I processi penali crescono a Belluno. Tra il 2018 e il 2019, ne sono stati iscritti 1.026 di fronte al giudice monocratico, mentre l’anno precedente erano stati 963 e un biennio prima 872. Sempre secondo i dati diffusi dalla presidente del Tribunale, Antonella Coniglio, nel corso del passato anno giudiziario, ne sono stati definiti 925. Erano stati 855 e ancora prima 759. Ma c’è stata una flessione dei procedimenti davanti al tribunale collegiale, quello che ha il compito di trattare i reati più gravi: tra il 2018 e il 2019, ne sono stati iscritti nove ed erano stati rispettivamente 16 e 18. Ne sono stati definiti 18, tre in meno dell’anno prima e sei in meno dell’anno giudiziario 2016-17.

I procedimenti davanti al giudice per le indagini preliminari e quello per le udienze preliminari sono stati 2.027 e 1.691 definiti. Sono calati, rispetto all’anno prima, quando erano stati 2288 e cresciuti in confronto a due anni prima, quando ne erano stati iscritti 1.890. Nove gli appelli sulle sentenze emesse del giudice di pace e 16 quelli definiti. Il dato di riferimento era quello di 16 con 18 definiti. Gli stessi di due anni prima, quando ne erano stati definiti 24.

Prescrizione. La prescrizione non ha inciso molto sui procedimenti penali. Nello scorso anno giudiziario, nei 18 processi definiti davanti al tribunale collegiale, non ci sono stati proscioglimenti prima del dibattimento e nemmeno sentenze di non doversi procedere per lo stesso motivo. Un po’ diverso il discorso per il tribunale monocratico. Sui 925 processi definiti, c’è stato un proscioglimento prima di cominciare e le sentenze di non doversi procedere sono state 83. Nei 1691 procedimenti davanti al gip , 33 sono stati archiviati per prescrizione, mentre non ci sono state sentenze di non doversi procedere. Una sola davanti al gup.

Riti alternativi. Le sentenze del tribunale monocratico sono state 637. Non ci sono stati giudizi direttissimi, mentre sono stati 72 i patteggiamenti, cinque i giudizi immediati, 49 gli abbreviati e 31 le opposizioni ai decreti penali di condanna. La percentuale di procedimenti definiti con riti alternativi è stata del 19,8 per cento. Le sentenze del tribunale collegiale sono state 18 e nessuna attraverso un rito alternativo. Davanti a gip o gip, i decreti di archiviazione sono stati 1.149, le sentenze con rito alternativo 158, i decreti penali di condanna 59 e i decreti che dispongono il giudizio 151. La Procura della Repubblica ha presentato 1.296 richieste di archiviazione, 199 richieste di rinvio a giudizio, 407 con richieste di riti alternativi e 831 citazioni dirette a giudizio.

Durata dei processi. Dei 18 processi definiti dal tribunale collegiale, nessuno è finito in sei mesi; cinque hanno avuto una durata tra sei mesi e un anno pari al 18 per cento, tre fra un anno e due anni (17 per cento) e gli altri 10 oltre i due anni (56 per cento). Dei 925 con rito monocratico, 324 sono terminati entro sei mesi, pari al 35 per cento; 247 fra sei mesi e un anno (27 per cento) e 251 fra un anno e due anni (27 per cento) e 103 in oltre due anni (11 per cento). Davanti a gip o gup, dei 1691 definiti 1.305 sono terminati entro sei mesi, pari al 77 per cento; 199 tra sei mesi e un anno (12 per cento), 180 tra un anno e due anni (11 per cento) e sette in oltre due anni. La media è quella regionale. —





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