I negozi stanno con l’Ascom «La chiusura non ha senso»

FELTRE. «Via Roma? Meglio aperta». A dirlo non è più solo l'Ascom, ma anche una parte dei commercianti che lavorano proprio nella via contesa. La partita del Natale pedonale di Fel320 ha diviso anche...

FELTRE. «Via Roma? Meglio aperta». A dirlo non è più solo l'Ascom, ma anche una parte dei commercianti che lavorano proprio nella via contesa. La partita del Natale pedonale di Fel320 ha diviso anche i commercianti di via Roma, affacciati su quello che sembra essere diventato lo snodo fondamentale della viabilità feltrina. Luca Curto di “Mediaaffari” è particolarmente scettico: «Non sono 20 metri di strada chiusa a precludere le ambizioni commerciali e turistiche di Feltre. Non conta se la strada è aperta o chiusa, è più importante il contesto. Incaponirsi su questa questione non ha senso, perché non sarà la soluzione ai problemi della vita feltrina. Oltretutto non si riesce a capire l'ingerenza da parte di altri (dell'Ascom, ndc) – nelle scelte di una via». Giovanni Pauletti del bar “Poste vecchie” è d'accordo col vicino di lavoro, ma aggiunge: «Se si chiude una strada bisogna metterci dentro qualcosa, altrimenti non ha senso pagare una quota solo per avere le luci natalizie». Anche Trifone Mirizio, gestore dell'omonima bottega a metà tra via Roma e piazza Isola, parla dalla stessa posizione: «Se vogliono chiudere almeno ci facciano qualche cosa, altrimenti lascino aperto, visto che la gente tende sempre a concentrarsi tutta in centro, come anche le iniziative». Nel fronte di opposizione si è schierata l'altra metà dei commercianti, come il fotografo Nazzareno Lunardi che afferma: «Qui la gente arriva per prendere il rullino e andare via, non per cercarsi la borsa. Per questo il parcheggio servirebbe, perché alla maggior parte dei miei clienti basta arrivare e andare via velocemente. E poi da questa parte della città è difficile venire per passeggiare, perché la strada è larga e dall'altro lato non c'è niente da vedere».

Anche Nerella Panconi di “Pelletterie Contarini”, nonostante non abbia pagato la quota, si dice contraria alla chiusura, soprattutto visto com'è andato il primo sabato, con zero intrattenimenti e pochissimi clienti di passaggio: «Io vorrei che la strada fosse riaperta, perché quando era chiusa non passava nessuno, era una desolazione». Anche Mariella Allegro di “Confezioni Noemi”, che non ha volutamente pagato la quota, è della stessa opinione: «Quando hanno chiuso era un mortorio. Io sono per l'apertura, così si vede almeno passare qualcuno. Lasciare i parcheggi accessibili è un servizio alla popolazione. Non bisogna pensare sempre e solo ai giovani che fanno la passeggiata: gli anziani fanno a meno di muoversi, se non possono arrivarci in macchina». Commercianti divisi a metà, come l'isola pedonale del "Natale da scoprire". (f.v.)

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