I lavori sono partiti: la 465 della Val Frison riaprirà tra due anni

Santo Stefano. Sarà messo in sicurezza il tracciato chiuso dal 1993. Intervento da 3 milioni finanziato da Veneto strade e Comune

SANTO STEFANO DI CADORE. I fondi Vaia per sistemare la vecchia strada 465 della val Frison, che da Campolongo conduce a Sauris, in Friuli, transitando per forcella Lavardet e Casera Razzo, sul territorio di Vigo.

Paradiso dei centauri, soprattutto tedeschi, attratti dai celebri tornanti della Merendera, l’arteria ad oggi si presenta formalmente chiusa al transito per via della scarsa sicurezza. Decisione assunta nel lontano 1993, dopo l’esondazione del torrente Frison che causò ingenti danni mai del tutto ripristinati. Unici ammessi a transitare lungo la strada sono frontisti, pedoni e velocipedi.

La strada della val Frison è stata messa a dura prova anche dal passaggio della tempesta Vaia nel 2018 prima e dalla forte ondata di maltempo registrata nel novembre del 2019. Il “salto” a cui è sottoposto l’omonimo torrente ha contribuito a erodere e compromettere il terreno circostante su vasta scala, tanto da indurre Veneto Strade a rompere gli indugi e decidere di intervenire per un ripristino, non solo della strada ma dell’intera area.



Un progetto plurimilionario, che chiama in causa anche il Comune di Santo Stefano: tre milioni in tutto, finanziati per metà da Veneto Strade e per metà dal Comune di Santo Stefano attraverso i fondi Vaia. L’obiettivo è quello di mettere in sicurezza l’alveo del torrente Frison, all’interno del quale, l’altro ieri, sono stati fatti brillare i primi massi. Precedenza a quelli di grandi dimensioni.

Contemporaneamente sono iniziati anche alcuni interventi di messa in sicurezza dell’area circostante. Fari puntati sul cosiddetto “ponte della vergogna”. Perché della vergogna? «Perché è stato costruito tre volte dopo che per tre volte, a fronte di eventi atmosferici importanti, è crollato», raccontano gli anziani del Comelico.

Tutti gli interventi vantano un obiettivo comune: riaprire ufficialmente la strada 465 della val Frison, anche se le tempistiche si presentano tutt’altro che rapide. Serviranno almeno due anni, fanno sapere i progettisti che fanno capo a due importanti studi del territorio, Dba dei fratelli De Bettin di Santo Stefano e Fmp, punto di riferimento per quanto riguarda il Comelico.

La strada 465 della val Frison presenta una particolarità a molti sconosciuta: il tratto che dall’abitato di Campolongo sale al passo della Merendera, valico alpino situato a 1280 metri, è caratterizzato dalla presenza, per tre chilometri, di una serie di tornanti. Quattordici per l’esattezza, situati poco prima di forcella Lavardet, costruiti dopo l’alluvione del 1966 per sostituire il vecchio tracciato militare andato distrutto. Nell’area c’è anche una palestra di arrampicata sportiva oltre a numerose testimonianze di fortificazioni risalenti alla seconda guerra mondiale. In cima al passo della Merendera si trova anche un rifugio alpino, il Cadore-Feltre.

Il completamento dei lavori è previsto in due, massimo tre stralci. Veneto Strade, a seguito dei fatti di Vaia, ha già effettuato un primo intervento di messa in sicurezza, concentrato tra viabilità e regimazione delle acque. Si è trattato di interventi di prima urgenza, ora in via di completamento. —
 

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