I ladini ricordano l’arrivo dell’imperatore e la sua benevolenza

CORTINA. I ladini d’Ampezzo hanno ricordato l’arrivo a Cortina di Massimiliano I d’Asburgo. Ieri pomeriggio, in corso Italia, davanti alla targa in memoria dell’imperatore, ne è stata ricordata la figura, quella di un europeista ante litteram. Il 21 ottobre 1511 Massimiliano I si recò personalmente a Cortina per incontrare i capifamiglia ed intimare loro la sottomissione. Gli ampezzani fecero atto di omaggio senza però perdere la loro dignità e fierezza di uomini liberi, chiedendo di mantenere in vigore lo Statuto cadorino elaborato precedentemente, confermando i privilegi in esso contenuti. L’imperatore accettò; da quel momento gli ampezzani furono suoi sudditi, ma le genti d’Ampezzo continuarono a reggersi con ampia autonomia, conservando la proprietà dei boschi, le proprie leggi e consuetudini, assai diverse da quelle del Tirolo. L’autonomia concessa da Massimiliano I fu poi rivendicata dagli ampezzani anche presso i suoi successori e dagli stessi sempre riconfermata. Essa fu fondamentale per la storia d’Ampezzo nei quattro secoli successivi, e in parte è ancora oggi in vigore.
«Abbiamo voluto ricordare l’incontro tra Massimiliano I e i capifamiglia di Ampezzo», spiega Elsa Zardini, presidente dell’Uld’A, «avvenuto proprio il 21 ottobre del 1511 e durante il quale egli confermò i privilegi e l’autonomia della nostra terra. Lungimirante e leale, quando incontrò i capifamiglia regolieri Massimiliano I confermò i privilegi dello Statuto cadorino, concedendone di nuovi, quali una forte riduzione delle tasse dovute all’Impero, la libertà di continuare a parlare, insegnare e utilizzare nei documenti ufficiali la lingua italiana e la facoltà di continuare ad amministrare la giustizia secondo il codice penale locale. A 500 anni dalla sua morte, avvenuta il 12 gennaio 1519, l’imperatore è stato ricordato nel Tirolo; e anche noi, con i Comuni di Cortina e di Dobbiaco e con le Regole, abbiamo organizzato mostre e momenti informativi per ricordare una figura lungimirante e fondamentale nella nostra storia». —
A.S.
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