I Cisnetto chiudono “Cortina Incontra”

Gli organizzatori puntano tutto su Roma: «Non volevamo che la rassegna fosse confusa con i fasti della mondanità»
Di Francesco Dal Mas

AMPEZZO. Dopo dieci anni, Cortina resterà orfana di Iole ed Enrico Cisnetto e della loro creatura, “Cortina Incontra”, la rassegna che negli anni aveva portato nel cuore della Regina le più alte personalità della politica e della cultura italiana.

La più importante manifestazione culturale delle estati italiane, infatti, non si farà, è sospesa. E la sorpresa, ai piedi delle Tofane, è davvero amara. Il sindaco Andrea Franceschi non si fa trovare, per un commento, ma solo il 17 giugno, a San Vito di Cadore, in occasione del conferimento delle medaglie d’oro ai due soccorritori caduti dal Pelmo sotto una frana, aveva confermato che non ci sarebbero stati o problemi per la nuova stagione alla tensostruttura della stazione. Anzi, assicurava che, a quanto gli constava, il programma era in via di definizione e che aspettava soltanto i Cisnetto per la ratifica.

Pare, invece, che da tempo l’organizzazione riscontrasse dei problemi, soprattutto da parte degli sponsor, a ripetere l’iniziativa nella conca ampezzana. E che fino agli ultimi giorni i Cisnetto si siano adoperati per far saltare le ultime resistenze.

I problemi? Più d’uno. Ma soprattutto la necessità di distinguersi da quel mondo che si sarebbe oltremodo irritato per il blitz fiscale di fine anno e che in qualche modo avrebbe cercato di inglobare anche gli incontri di Cortina. E dal quale, invece, i Cisnetto avrebbero voluto starsene lontani.

È quanto si deduce leggendo, tra le righe, la nota diffusa ieri pomeriggio.

«Gli effetti della crisi, psicologici prima ancora che pratici, e i dolorosi avvenimenti di questi ultimi tempi, hanno generato un cambiamento di clima nel Paese e ci hanno indotti a una riflessione sull’opportunità di preservare l’impegno civico che la manifestazione ha sempre avuto, non prestando il fianco a chi, in modo strumentale, voglia – come è già stato tentato nel passato – confondere “Cortina InConTra” con i fasti della mondanità», scrivono i Cisnetto. «Per questo, in una fase storica contrassegnata da una vera e propria “economia di guerra”, abbiamo deciso – in totale accordo con gli sponsor, unici finanziatori della manifestazione – di concentrare gli sforzi su “Roma InConTra”, più adatta a commentare la viva attualità in tempo reale, vuoi perché ubicata nella Capitale e vuoi perché articolata nell’arco intero dell’anno».

Gli appuntamenti di Roma non datano da quest’anno, ma ormai da tempo. E il sindaco Franceschi, col fiuto che lo contraddistingue, aveva capito fin dall’inizio che probabilmente per Cortina la capitale avrebbe rappresentato un problema.

«In questo primo anno di vita, l’edizione romana del format “InConTra” ha già dato molte soddisfazioni, dimostrando di saper raccogliere e valorizzare la vocazione originaria degli incontri da noi promossi, ovvero essere un luogo di confronto pacato e indipendente».

Ecco lo snodo di tutta la vicenda. Pare, insomma, che i Cisnetto temevano di perdere, a Cortina, l’opportunità di un confronto sotto il segno della pacatezza e dell’indipendenza. Non è detto che dopo il semestre o l’anno sabbatico “Cortina Incontra” resusciti. Dipenderà, comunque, dalla disponibilità degli sponsor di recuperare fiducia nella “regina delle Dolomiti”.

Fiducia – ecco il secondo nodo – che hanno perso? Un motivo in più, per gli ampezzani, di rifletterci sopra.

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