“Hapter”, design avanzato e soprattutto tanta innovazione

«Il rischio dell’occhiale oggi è l’omologazione. Assistiamo, infatti, a un’esplosione di prodotti, anche di qualità, tutti, però, molto simili, perché i bravi produttori sono pochi e mettono il loro lavoro a disposizione di vari marchi. E invece è importante innovare, creare un proprio stile, raccontare una storia anche imprenditoriale diversa».
È quello che ha deciso di fare Eric Balzan, bellunese, classe 1976, titolare di Hapter. Un occhiale che nasce da due passioni, per il design e per la montagna, ma anche, dice, «per i progetti imprenditoriali eroici». «Nel 2009», racconta Eric Balzan, «ho ritrovato in montagna un occhiale militare da ghiacciaio della Prima Guerra Mondiale. Da lì è iniziato un processo creativo che nel 2013 ha dato il via ad Hapter, la mia start-up».
Hapter ruota intorno al concetto di made in Italy sviluppato dalle sapienti mani di “artigiani industriali”, che l’ha portata a essere una delle realtà più apprezzate al DaTE di Firenze, lo show -evento dell’occhiale del futuro, a base di creatività e innovazione.
Eric ha una chiara visione del mercato e di come la sua creazione vi si inserisce, con il suo passato in ruoli di brand e product management in Italia e all’estero, presso importanti aziende dell’occhiale, dell’orologio e del gioiello, dopo aver studiato economia aziendale applicata al design e all’innovazione, anche presso l’Università della California a Berkeley.
«Il nostro occhiale Hapter», dice, «è una fusione di ispirazioni di design avanzato e tecniche produttive uniche nel settore: lo scheletro di acciaio medicale garantisce i requisiti tecnici e funzionali e funge da elemento di supporto alla pelle esterna, che permette di esplorare materie differenti, quali delicati tessuti, pelle naturale, materiali polimerici come gomme o altro ancora».
Il tutto nasce, come detto, dal fortuito ritrovamento in alta montagna, nel 2009, di un paio di occhiali militari da ghiacciaio ancora perfettamente conservati. «Mi colpirono», spiega Eric, «il design pratico e funzionale, la buona tecnica di produzione e la qualità dei materiali utilizzati, tanto che, dopo quasi un secolo, gli occhiali erano in grado di trasmettermi ancora la loro utilità e quasi il senso di sollievo e di rassicurazione che dovevano aver fornito a quel soldato».
Da lì l’idea di dare vita al marchio Hapter, con un primo brevetto depositato nel 2012 (accoppiamento di acciaio e tessuto) e il successivo nel 2016, e che in pratica è costituito da una combinazione di acciaio medicale pressofuso con materiali polimerici; e poi di una cerniera innovativa e originale, a forma ottagonale, che consente un doppio scatto e la garanzia della massima tenuta. «Il nostro vuole essere un vero e proprio laboratorio sperimentale nel settore dell’occhiale, tanto che nel 2017 siamo stati stata la prima azienda di produzione di occhiali in Italia ad ottenere il prestigioso status di “start-up innovativa” dal Ministero dello Sviluppo Economico, titolo riconosciuto grazie ai sostanziali sforzi in R&S. Tutte le tecniche produttive che sperimentiamo non hanno mai avuto finora alcun contatto con il mondo dell’occhialeria tradizionale».
Il segmento a cui si rivolge Balzan è quello più evoluto del mercato. «Boutique indipendenti di ottica o concept store», spiega; dalla sua creazione, HapterAPTER è stato particolarmente apprezzato in mercati molto maturi ed evoluti, quali Canada, Usa, Giappone, Corea, Taiwan, Hong Kong.
La sede della Hapterìa, il quartiere generale del marchio, è a Belluno, a Borgo Prà, noto storicamente per la produzione di spade. La produzione sta transitando da 4/5 aziende innovative e laboratori artigiani (legate da accordi di massima riservatezza) allo spazio produttivo di proprietà di recente costituzione.
«La montagna», conclude Eric, «è una presenza fondamentale, perché ci suggerisce uno stile che rifiuta gli eccessi e i decori, che va dritto al punto, senza fronzoli, esalta l’indipendenza di pensiero e di azione, lontano da omologazioni. E richiama la fatica del lavoro, dello studio, del cammino verso il traguardo che vogliamo raggiungere attraverso il sacrificio, senza scorciatoie».
«Le mani esperte degli artigiani forgiano l’occhiale Hapter da un pezzo unico di acciaio inox medicale, inciso a spessore variabile per ottenere una struttura flessibile senza viti o saldature, che consente alla montatura di mantenere un design curvo naturale e garantisce una grande capacità di adattamento al viso di chi li indosserà. Il processo di produzione avanzato e brevettato è poi teso a limitare al massimo l’impatto ambientale e consegna un prodotto artigianale di altissima qualità, la cui basa è fortemente funzionale e innovativa, e questo esalta l’esperienza di utilizzo nella quotidianità». —
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