Guida senza patente, condannato

Stabilita un’ammenda di 2500 euro rateizzabile mensilmente

BELLUNO. Guida con la patente revocata, finisce condannato a pagare un’ammenda di 2500 euro da dividere in 30 rate mensili.

È finita così per Massimiliano Prisco il giovane che nel maggio del 2011 a Belluno è rimasto coinvolto in un incidente stradale che gli è costato una denuncia e un processo.

Secondo quanto ricostruito nell’aula del tribunale di Belluno, quel giorno al volante della vettura c’era la moglie di Prisco, che era incinta. Al suo fianco il marito, che era privo della patente di guida in quanto gli era stata revocata. La donna sarebbe entrata in leggera collisione con un’altra auto. Nell’impatto, visto il suo stato, la moglie avrebbe chiesto di andare all’ospedale. Sul posto arrivano le forze dell’ordine a cui il marito dice che non può guidare e che chiamerà il suocero. Ma quest’ultimo non arriva e, a un certo punto, gli agenti chiedono all’uomo di spostare l’auto che si trova davanti alla banca, perché intralcia il traffico.

A questo punto, l’imputato si sarebbe messo al volante per spostare la vettura, immettendosi, però, nella pubblica via, cosa che non avrebbe potuto fare, visto che la sua patente era revocata.

Dopo alcune decine di metri al volante, l’uomo però viene fermato dalle forze dell’ordine che gli contestano quindi la guida senza patente.

A quel punto è scattata la denuncia e ieri si è concluso il processo. Il pubblico ministero, durante il dibattimento ha chiesto il pagamento di un’ammenda di 3500 euro, mentre la difesa ha chiesto l’assoluzione del suo assistito perché il fatto non costituisce reato, o in seconda istanza, in caso di condanna, la possibilità di rateizzare l’ammenda. Su questo punto il giudice Coniglio ha accettato il suggerimento del difensore, condannando l’imputato al pagamento di 2500 euro da dividere in 30 rate mensili.

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