Guardia medica: Agordo si sacrifica per Canale e Caprile

AGORDO. Resta a Canale, tagliata ad Agordo. Delle tre guardie mediche presenti in Agordino una doveva saltare in seguito al piano di razionalizzazione deciso dall'Usl 1 di Belluno. All'inizio la scure sembrava doversi abbattere su Canale d'Agordo, lasciando aperte Caprile e Agordo. Tutto era però stato congelato per favorire una discussione sia con i sindacati medici, sia all'interno del Comitato dei sindaci agordino dell'Usl 1. Una discussione che avrebbe dovuto tener della mole di lavoro sulla base dei dati storici e del disagio territoriale delle singole zone.
Il confronto si è svolto e si è concluso una settimana fa con il risultato che le guardie mediche di Canale d'Agordo e di Caprile resteranno aperte, mentre, dal primo ottobre, verrà chiusa quella di Agordo. «I rappresentanti dei Comuni agordini», spiega il presidente del comitato dei sindaci, Sisto Da Roit, «si sono ritrovati intorno a un tavolo per decidere il da farsi. Una sede andava tagliata, a noi spettava indicare quale. I dati dicono che la guardia medica di Agordo ha circa 1100 utenze all'anno, quella di Canale 80 in meno. Quindi i numeri sono abbastanza simili. Il ragionamento effettuato, dunque, si è soffermato sul fatto che senza la guardia medica la Valle del Biois resterebbe sguarnita, mentre Agordo e la Conca possono comunque contare su una struttura ospedaliera. Ecco perché alla fine si è deciso di sacrificare Agordo».
Penalizzato dalla decisione è semmai Gosaldo che, rispetto agli altri comuni del Basso Agordino, dista da Agordo una ventina di chilometri. «Ci hanno assicurato», sottolinea Da Roit, «che per Gosaldo verranno trovate delle soluzioni». In attesa, Da Roit elogia il lavoro e l'atteggiamento dei sindaci agordini: «Abbiamo optato per il male minore, soprattutto gli amministratori della Valle del Biois erano dispiaciuti per il fatto che venisse tolta la guardia medica di Agordo. Una però doveva saltare e insieme abbiamo fatto questa scelta. Ogni tanto, però, sarebbe bello poter scegliere dove distribuire dei servizi in più e non essere costretti a decidere dove toglierli».
Per il sindaco di Canale d'Agordo, Rinaldo De Rocco, che aveva chiesto assieme a Falcade il mantenimento del presidio di Canale, è stata la vittoria del buonsenso: «Noi avevamo dato quel suggerimento, Agordo ha l'ospedale, mentre noi saremmo rimasti senza alcun servizio. Siamo contenti perché il suggerimento è stato accolto e il buonsenso ha avuto la meglio».
Fra gli argomenti che il sindaco di Canale aveva portato al fine di un ripensamento della scelta iniziale c'erano anche quelli legati alle vie di comunicazione che, soprattutto d'inverno, presentano delle difficoltà, e al turismo della zona su cui il taglio della guardia medica avrebbe potuto avere delle ripercussioni negative.
Gianni Santomaso
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