Grest dei salesiani da tutto esaurito: 95 animatori per 270 partecipanti

BELLUNO
Finisce la scuola e inizia l’estate. Anche quest’anno la risposta dei Salesiani della parrocchia di Don Bosco e dell’Istituto Agosti non si è fatta attendere. Il loro Grest continua a rimanere una realtà importante nella nostra provincia.
Nonostante l’emergenza Covid i numeri continuano a essere importanti: 270 iscritti (150 ragazzi delle elementari e 120 delle medie), 95 animatori (70 giovani frequentanti le scuole superiori e 25 maggiorenni ai quali sono affidati i vari gruppi di ragazzi), più di 30 genitori volontari impegnati a turno nel triage d’entrata e nella sanificazione, infine il personale addetto alla pulizia, che fa già parte dell’istituto.
Ma come si svolge la giornata “tipo” nel Grest salesiano? Tra primi ad arrivare sono alcuni ragazzini che varcano la soglia verso le 7. La prima cosa da fare è l’igienizzazione e la registrazione in entrata, che viene effettuata in un capannone esterno all’Agosti. C’è poi l’attesa in cortile fino alle 9, quando, dopo il rito collettivo di preghiera e il saluto, vengono date le indicazioni sullo svolgimento della giornata.
Solitamente, la prima ora del mattino i bambini delle elementari rimangono in cortile a giocare divisi in piccoli gruppi, mentre quelli delle media svolgono i vari laboratori programmati dall’istituto. Con il prosieguo della mattina c’è un’inversione: bambini alle prese con i laboratori e i più grandicelli in giardino. Alle 12 la pausa pasto: c’è chi sceglie di tornare a casa per pranzare, chi invece usufruisce della mensa. Nel pomeriggio, nelle ore più calde si continua con i laboratori, dopodiché i ragazzi tornano in cortile a fare dei giochi. Ma ci sono anche delle giornate particolari, ad esempio quelle che prevedono giochi per tutto il giorno, uscite o incontri con un personaggio. Sono previste anche delle giornate con uscite speciali: per esempio all’Acquapark di Noale.
«Facciamo tutto ciò che ci è stato chiesto in termini di sicurezza», spiega don Alberto Maschio, direttore della Casa Salesiana e dell’Istituto Agosti, «dal triage d’entrata alla pulizia continua delle mani, dalla diversificazione dei bagni per ogni gruppo, alla sanificazione continua dei materiali e degli ambienti. La struttura in nostro possesso ci ha permesso di realizzare tutto ciò, altrimenti non potremmo permetterci certi numeri. Certo, ci sono sempre delle criticità: i ragazzi rimangono tali e non è che ci possa essere sempre il vigile a dividerli, ma ci stiamo impegnando a fare il possibile».
Ci sono difficoltà nel rispetto dei protocolli?
«Assolutamente no. I ragazzi sono bravi e indossano con regolarità la mascherina. È chiaro che quando si parla di giocare, non è possibile fare tutto alla lettera. In tutti i casi dobbiamo muoverci con buon senso».
Sono state inserite nuove attività a causa del Covid?
«Più che nuove attività, vi è una modalità diversa, nel senso che un animatore che ha un gruppetto di 7-10 ragazzi può fare qualcosa di diverso, come un’uscita o una camminata in zone vicine. L’organizzazione non è stata facile, ma progressivamente si sta evolvendo tutto al meglio».
Quale è stata la risposta dei bambini?
«Mi sembra che in questo momento siano tutti contenti. Dopo le due settimane iniziali, in molti hanno chiesto di proseguire. Vedo i genitori contenti, quindi significa che l’ambiente è sereno, anche se ci sono degli aspetti da sistemare e da aggiustare».
Come ha ritrovato i bambini in questa fase post-Covid?
«Loro sono sempre uguali. Hanno tanta voglia di stare insieme e di giocare; permettiamo loro di farlo». —
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