Gorza: «Serve un manager per il turismo bellunese»

Il presidente Consorzio Dolomiti Prealpi guarda anche ai Fondi ex Odi che hanno stanziato 5 milioni di euro. E alla tassa di soggiorno da ripristinare

FELTRE. Applicare la tassa di soggiorno in tutta la provincia e individuare un vero manager del turismo. E poi ci sono quei cinque milioni di euro assegnati dai Fondi per i comuni di confine destinati al turismo e ancora intonsi. La ricetta di Lionello Gorza è semplice e diretta come l'imprenditore ha imparato a farsi conoscere per la storica gestione della sua attività a Pedavena e più recentemente come presidente del Consorzio Dolomiti Prealpi, il consorzio di valle che cura la promozione turistica e l'accoglienza nell'intero Feltrino e in Sinistra Piave. Con il Consorzio Dolomiti quasi al collasso, serve individuare in fretta una via nuova per dare una regia turistica all'intera provincia, anche se Gorza, che del Consorzio Dolomiti è componente del direttivo, non lo vuole certo lasciare affondare. «Non chiude e non chiuderà», afferma sicuro. «Va solo trovata una formula più snella, eliminando i costi della sede come sembra fattibile grazie all'offerta di un locale da parte della Provincia. Questa fase di crisi può diventare un'opportunità per realizzare una forte regia a livello provinciale».

Se il Consorzio Dolomiti non sta bene ci sono rischi anche per i consorzi di valle?

«Intanto va detto che i consorzi di valle dopo la chiusura degli Iat si stanno accollando non solo la promozione turistica, ma anche l'accoglienza nei diversi uffici turistici. Come Consorzio Dolomiti Prelapi siamo tranquilli fino alla fine del 2016 grazie alla convenzione con Unione montana feltrina, Unione montana Val Belluna, Parco e Bim che concorrono a sostenere parte delle spese. Dal 2017 mi auguro che venga introdotta a livello provinciale la tassa di soggiorno. Ormai c'è dappertutto, pure nel vicino Trentino. L'importante sarà utilizzare i fondi per fare turismo inteso come manutenzione e pulizia dei luoghi, e tutto ciò che fa stare bene l'ospite e pure i residenti».

Al di là dell'aspetto finanziario ci sono altre cose da migliorare nell'organizzazione turistica?

«Serve una regia a livello provinciale», aggiunge Lionello Gorza, «e serve un manager che abbia una visuale complessiva dell'offerta perché il turista non ha confini. Prende la macchina e viaggia anche un paio d'ore se ne vale la pena. A Feltre si deve sapere cosa succede a Belluno e a Cortina, e viceversa per gli altri uffici. La figura del manager può esse quella che fa da collante tra tutti i consorzi di valle. Credo che una gestione coordinata tra Dmo (l'organismo creato in tema turistico dalla Regione nel 2013 ndr) e il Consorzio Dolomiti, con l'individuazione di un manager capace possa essere la soluzione. E quando saranno disponibili i cinque milioni del Fondo per i Comuni di confine, ritengo si dovrà trovare anche il budget per lo stipendio di questo manager». (r.c.)

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