Gli scout alla scoperta dei segreti degli animali

SOSPIROLO. Sei Volpi al Vincheto di Celarda. Una fantastica avventura per Valentina, Ilaria, Maria, Elena, Valentina L. e Irene. La squadriglia Volpi del gruppo scout Sospirolo-Gron 1, della zona di...

SOSPIROLO. Sei Volpi al Vincheto di Celarda. Una fantastica avventura per Valentina, Ilaria, Maria, Elena, Valentina L. e Irene. La squadriglia Volpi del gruppo scout Sospirolo-Gron 1, della zona di Belluno, quest’anno ha deciso di conquistare il “Guidoncino Verde”, ovvero la specialità di squadriglia a livello regionale. Tema: la Natura.

Per arrivare a questo traguardo è stato ideato un progetto che prevede l’analisi di un bosco che verrà poi fatto conoscere agli scout più giovani del gruppo, i lupetti.

Mancava però la “missione”. Questa deve essere assegnata dai capi reparto e deve rimanere segreta fino al momento della partenza. Così è stato anche per le Volpi: è stata consegnata loro una mappa che da Nemeggio avrebbe portato al Vincheto Celarda; con l’aiuto delle conoscenze topografiche le ragazze sono arrivate alla meta. « Arrivate ci ha accolto Margherita Celotto, assistente capo della Forestale, e con lei abbiamo passato un’avventura indimenticabile. L’abbiamo aiutata a dare da mangiare ai vari animali della prima parte della riserva naturalistica ossia gli ungulati e i rapaci (che abbiamo solo ammirato). Ci ha spiegato caratteristiche, atteggiamenti e particolarità delle varie specie del Vincheto, animali che hanno subito esperienze difficili e che le guardie forestali (lei compresa) hanno curato e aiutato a superare», raccontano le Volpi, «dopodiché siamo entrate con lei nei recinti per capire come possa sentirsi un’animale lì e per capire quanto sia orribile per lui perdere la propria selvaticità e non avere paura dell’uomo (come delle povere cerve che invece di allontanarsi si avvicinano per farsi accarezzare). Fatto questo piccolo giro, ci siamo messe sul serio a lavorare: dovevamo sistemare una parte di giardino in modo da mettere delle protezioni alle piccole piantine, che altrimenti sarebbero state da subito rovinate da cervi e caprioli che segnano il territorio e ci strofinano le corna, o tagliate dal decespugliatore. Non è stato semplice, però possiamo essere fiere di avere fatto qualcosa per una riserva fantastica e importante».

Dopo un “meritato” panino, il secondo incarico: «Essere anche noi un po’ “guardie” e far rispettare le regole ai turisti. È stata un’esperienza che ci ha fatto riflettere e per questo dobbiamo ringraziare soprattutto Margherita, che ci ha guidato con tanta gentilezza e allegria, e i nostri capi Sara, Michele, Giusy e Cristiano, che ci hanno dato quest’opportunità. Speriamo che questa esperienza si possa ripetere e che anche altri, come noi, possano vivere un’avventura così».

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