Gli operatori hospice e la prova del lutto
FELTRE. Elaborare il lutto attraverso le emozioni dirette o da tranfert. L'Usl di Feltre, grazie alla collaborazione con l'associazione Mano Amica che ancora una volta si è offerta di finanziare l'iniziativa, ha organizzato un evento formativo sul lutto rivolto al personale in servizio nelle unità operative hospice e Cure palliative. Il corso è cominciato ieri e si concluderà oggi alla comunità Villa San Francesco di Facen e sarà ripetuto per un altro gruppo di operatori il 3 e 4 giugno. Ha come docenti la psiconcologa Milena Guglielminetti e padre Peter Gruber, membro del comitato etico della provincia di Bolzano.
Lo scopo del percorso formativo è quello di trasmettere il valore della condivisione della sofferenza da lutto attraverso metodologie didattiche interattive come simulazioni e lavori di gruppo.
Gli operatori dell'hospice e delle cure palliative affrontano ogni giorno emozioni che sono proprie, delle persone assistite e dei loro cari, sul tema del morire e del lutto. L'esperienza di perdita e di separazione è qualcosa che colpisce l'essere umano nel suo ciclo vitale e le perdite hanno, per ciascuno, nomi, significati e intensità emotive diverse. Spesso è difficile affrontare questi momenti di cordoglio e gli operatori possono trovarsi nella condizione di faticare ad accettare, esprimere o autorilevare il proprio dolore e la propria angoscia. L'Usl di Feltre, dunque, ha ritenuto di sostenere il ruolo degli operatori mediante un corso formativo finalizzato a sensibilizzare, sviluppare ed approfondire la capacità di lettura dei comportamenti e delle emozioni suscitate nella rielaborazione dei lutti, sia professionali che personali. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi