Gli “Angeli del Sud” in cerca di rinforzi

Il gruppo ha già salvato e dato in adozione un centinaio di cani lucani che erano vittime di sevizie

CESIOMAGGIORE. Nemmeno per gli animali ci sono frontiere quando si parla di emergenza. Così anche i cani maltrattati e strappati a ogni genere di sevizie, diventano “migranti”, grazie al buon cuore di un gruppo di giovani, con sede nominale a Cesiomaggiore, che provvedono all'adozione delle bestiole, facendole arrivare da Matera e dalla Basilicata.

La coordinatrice per “anzianità di service”, si chiama Alice Pauletti e può contare su cinque volontari attivi. L'impegno anche finanziario che si sono assunti i sei ragazzi è quello di trovare una casa e una famiglia adeguata a tanti cani, provenienti dal sud, che hanno patito maltrattamenti. Ma prima dell'inserimento provvedono ai bisogni primari delle bestiole, reduci da lunghi viaggi, all'acclimatamento e alle cure affidate ai veterinari di fiducia. Il tutto a spese proprie, fino a quando non c'è l'adozione vera e propria, rispetto alla quale il gruppo “Angeli del Sud” (questa la denominazione del sodalizio non ancora costituitosi in associazione) continua a vigilare con discrezione, ma anche con decisione, con l’obiettivo di stabilire se il rapporto famiglia/animale si rivela problematico e controproducente per il benessere del cane adottato.

In un anno, grazie al lavoro di Alice e del suo gruppo affiatato, le bestiole in adozione hanno superato il centinaio. Salvo un paio di casi, in cui si è reso necessario l'intervento dei volontari, finora tutto è andato per il meglio. «Il nostro è un gruppo solido, ognuno ha i propri compiti e puntiamo a crescere con persone serie e motivate disposte a dedicare il loro tempo libero ad aiutare le creature più deboli», premette Alice Pauletti. «Non abbiamo una sede, non abbiamo un rifugio, ci appoggiamo a due pensioni che ospitano, non gratuitamente, le nostre creature in attesa di famiglia. Ci autofinanziamo e agli adottanti chiediamo un contributo che ci permetta di far fronte alle tante spese sostenute, come la pensione, le spese veterinarie, cibo, antiparassitari e clinica veterinaria quando serve. Negli ultimi tempi c'è stato bisogno di ricoverare due femmine di cui una, purtroppo, deceduta e l'altra in età molto avanzata».

Altra cosa che si evidenzia dal gruppo è che i cani sono affidati sani, microchippati, vaccinati, sverminati, con test leishmania negativo e le femmine sterilizzate. «Li affidiamo previo colloquio con le famiglie, per capire al meglio se è compatibile il binomio. Poi provvediamo a controlli post affido per assicurarci che tutto vada per il meglio».

I ragazzi sono solo sei rispetto a una mole di lavoro enorme e chiedono “rinforzi”, nuove persone animate dalla stessa sensibilità e qualche contributo per poter tirare avanti. I giovani invitano a dare un occhio al sito internet www.gliangelidelsud.it, al profilo facebook e a mettersi in contatto con Alice al cellulare 345 0592529.(l.m.)

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