Gli agenti di commercio pensano al futuro

Ieri l’assemblea Usarci. Tema caldo il rinnovo dei vertici di Enasarco, l’ente previdenziale di categoria
Convegno Usarci al centro congressi Millennio
Convegno Usarci al centro congressi Millennio

BELLUNO. Superati gli anni bui della crisi, gli agenti di commercio guardano al futuro. Alla pensione, in particolare, perché all'orizzonte ci sono, per la prima volta in settant'anni, le elezioni per il rinnovo dell'assemblea dei delegati di Enasarco, l'ente previdenziale degli agenti di commercio. I quali versano i contributi in due enti: l'Inps e l'Enasarco, appunto.

Chiusa la carriera lavorativa, gli agenti beneficiano di due pensioni. Ma il rischio è che il governo commissari Enasarco, facendo confluire tutti i contributi versati in questi anni dagli agenti di commercio e dalle aziende per le quali lavorano (al cinquanta per cento) nel calderone dell'istituto di previdenza nazionale. «Il nostro ente previdenziale ha sette miliardi di euro di capitale, le pensioni saranno garantite almeno per i prossimi cinquant'anni», spiega Mario Nicolai, vice presidente nazionale dell'Usarci, l'unione sindacati agenti e rappresentanti di commercio italiani. «Non votare significa rischiare che il governo commissari Enasarco. A quel punto i nostri contributi serviranno per coprire i debiti dell'Inps».

Votare è semplice: la procedura sarà online, non richiederà più di qualche secondo, assicura Nicolai. Per fare fronte comune, le principali rappresentanze degli agenti di commercio e delle ditte mandanti si sono uniti, e presenteranno una lista unica per le elezioni.

«L'appuntamento è importante», continua Nicolai, candidato come capolista a livello nazionale. «Per tanti anni i membri del direttivo di Enasarco sono stati nominati dalle varie organizzazioni sindacali. Poi il ministero ha deciso che i vertici dovessero essere nominati dalla base». Le votazioni si svolgeranno dal 1° al 14 aprile.

«All'Inps paghiamo quattro volte tanto rispetto a quello che versiamo all'Enasarco, per avere una pensione nettamente inferiore. Non possiamo rischiare», conclude Nicolai. Anche perché Ensarco garantisce agli agenti di commercio assistenza sanitaria, borse di studio per i figli, contributi per le operazioni mediche, assegni per la nascita dei figli e per i funerali, aiuti alle donne che vanno in maternità.

L'assemblea di ieri è stata anche l'occasione per fare il punto della situazione sul mondo degli agenti di commercio. «La nostra categoria è sempre stata tenuta poco in considerazione, da qualunque governo», spiega il presidente dell'Usarci, Franco Roccon. «Adesso possiamo scaricare un po' di più, rispetto al passato, l'auto (che è il nostro ufficio), ma 35 mila euro sono comunque troppo pochi».

Il settore ha superato la crisi, la situazione si è stabilizzata e c'è qualche giovane che si sta avvicinando alla categoria, ma le spese e la burocrazia iniziale scoraggiano molti: «Sarebbe necessario introdurre delle agevolazioni per chi inizia questa professione», suggerisce Nicolai.

In provincia sono 700 gli agenti di commercio. I problemi sono gli stessi da tempo: su tutti, una viabilità che complica gli spostamenti e aumenta i costi per gli agenti.

In giornata è stato anche rinnovato il direttivo dell'Usarci di Belluno per il triennio 2016-2019. Sono stati eletti Franco Roccon, Orazio Ianiro, Tiziano Piloni, Rita Dalle Vedove, Roberto Roni, Davide Malacarne, Mauro Papparella, Luigi De Felip, Maurizio Nicolai. Revisori dei conti sono Riccardo Curto e Gaetano Greco, probiviri Francesco Dal Pont e Tullio Collavo. Venerdì saranno distribuite le cariche. Alla presidenza dovrebbe rimanere Roccon. (a.f.)

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