Già cadute diverse slavine, sale l’allarme

BELLUNO. Salgono le temperature e aumenta il rischio di valanghe. Sarà di grado tre, marcato, ma raggiungerà il 4 (forte) nelle Dolomiti oltre quota 2000 metri. Di neve ne è caduta parecchia nei giorni scorsi.
La neve si sta lentamente consolidando a tutte le quote, specie nelle Prealpi, e fra mercoledì e ieri, comunica l'Arpav, sono state osservate valanghe spontanee lungo i pendii ripidi e singoli distacchi provocati di lastroni soffici. È sufficiente un debole sovraccarico, come quello dato da un singolo sciatore o da un escursionista con le racchette da neve, per causare valanghe.
Ma sono possibili anche, a causa della neve fresca, distacchi di valanghe di fondo lungo i versanti aperti erbosi o caratterizzati da neve vecchia trasformata e scaricamenti lungo i pendii ripidi e i canaloni abituali. L'aumento delle temperature previsto per domani (lo zero termico alle 12 si avrà oltre i 3000 metri) e i forti venti nord occidentali previsti per oggi, determineranno condizioni critiche sulle montagne, dove il grado di pericolo valanghe rimarrà marcato ma potrà salire a forte (grado 4) sulle Dolomiti, oltre i 2000 metri.
L'Arpav raccomanda grande attenzione: al di fuori dei tracciati controllati è richiesta un’elevata capacità di valutazione delle condizioni di stabilità del manto nevoso, le tracce di salita e discesa, i tracciati alla base delle pareti rocciose e di versanti aperti, andranno valutati con estrema attenzione. Anche il Soccorso alpino invita alla massima prudenza.
Nel pianificare un'uscita con gli sci è necessario scegliere la gita adeguata alle condizioni meteoclimatiche e nivologiche, oltre che adeguata alle proprie condizioni psicofisiche e tecniche e a quelle del gruppo con il quale ci si associa. Fondamentale poi controllare che artva e sonda funzionino correttamente e consultare il bollettino nivometeorologico locale prima di partire. Quando si inizia l'escursione bisogna indossare l'artva sotto la giacca a vento o sotto i propri indumenti (non nello zaino) e accenderlo, e controllare che tutte le persone della comitiva abbiano con sé tutti gli strumenti necessari per far fronte ad un'eventuale valanga (va superato il concetto che siano sufficienti una pala e una sonda ogni tre persone).
Durante la gita bisogna essere in grado di valutare ogni singolo pendio, testare la stabilità del manto in caso di dubbio e, nel caso in cui il test procuri un distacco anche minimo, sospendere l'escursione e rientrare. Per far conoscere i dispositivi di autosoccorso e imparare a utilizzarli, questa mattina dalle 9.30 le Stazioni del Soccorso alpino di Pieve di Cadore e Centro Cadore terranno una lezione pratica a Baita Ciampigotto, non distante da Casera Razzo. Saranno passate in rassegna le varie manovre da mettere in atto in caso di valanga. L'appuntamento è gratuito e aperto a chiunque voglia partecipare. (a.f.)
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