Genetica medica: premio in Svizzera per Sissy Bassani
L’EXPLOIT
Nuovo riconoscimento per la ricercatrice feltrina Sissy Bassani nel campo della genetica. La giovane, residente a Feltre con la famiglia ma con solidi legami anche in Cadore, ha infatti ricevuto in Svizzera il premio “Young investigator award 2021” dalla Ssmg, la Società svizzera di genetica medica.
Sissy Bassani, nata a Valdobbiadene il 13 agosto 1992, ha frequentato le elementari e le medie a Pieve di Cadore, iscrivendosi poi al liceo classico del Polo Valboite.
Dopo aver concluso gli studi in Cadore ha intrapreso la strada delle biotecnologie mediche, curriculum in Medicina molecolare, dove ha conseguito la laurea triennale e poi la specialistica svolgendo la sua attività di ricerca all’Icgeb di Trieste (International center for genetic engineering and biotecnology) ottenendo il titolo con il massimo dei voti.
Successivamente ha proseguito il percorso iniziando il dottorato di ricerca all’ospedale pediatrico Burlo Garofalo di Trieste con l’obbiettivo di identificare nuovi geni associati alla sordità. Inoltre le è stato affidato il ruolo di Ambassador per l’università di Trieste all’Esof 2020 (Euroscience open forum) anno in cui Trieste è stata eletta Capitale europea della scienza.
Durante il periodo del dottorato ha lavorato più di due anni all’estero alle università di Losanna (Svizzera) e di Montpellier (Francia), esperienza che le ha permesso di identificare un nuovo gene associato alla sordità e alla funzione uditiva.
Sissy Bassani è stata selezionata per presentare il suo progetto sulla sordità all’European society of human genetics (Eshg) nel giugno 2020, all’American society of human genetics (Ashg) nell’ottobre 2020 e più recentemente alla Swiss society of medical genetics (Ssmg) all’inizio di quest’anno.
In seguito alla presentazione del lavoro svolto, la scorsa settimana le è stato conferito il premio come migliore giovane ricercatrice della Ssmg.
La feltrina ora si prepara al prossimo appuntamento accademico: a marzo conseguirà il titolo accademico di “Doctor of philosophy”, ovvero il dottorato di ricerca, e continuerà il suo lavoro scientifico all’università di Losanna che le ha offerto un incarico come ricercatrice nello studio delle disabilità intellettuali. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi